CANTIERE codice degli appalti

Il Decreto Legislativo n. 36 del 2023 (Codice dei Contratti) ha introdotto significative modifiche rispetto al precedente quadro normativo, rappresentando una revisione profonda e strutturata delle normative sugli appalti pubblici. Tra le principali novità, spicca la ridefinizione del ruolo del Responsabile Unico di Progetto (RUP), che sostituisce il precedente Responsabile Unico del Procedimento, ampliando e specificando le sue funzioni e responsabilità.

Il Nuovo codice dei contratti: novità principali

Il D.Lgs. n. 36/2023 si distingue per la sua struttura unificata e comprensiva, contrastando la frammentazione normativa del passato. Tra le innovazioni più rilevanti troviamo:

  • Principi di Volano: Un passaggio da un codice “guardiano” a uno “volano” per l’efficienza e la trasparenza.
  • Digitalizzazione: Introduzione della gestione digitale del ciclo di vita dei contratti, operativa dal 1° gennaio 2024.
  • Riduzione dei Livelli di Progettazione: Eliminazione del progetto definitivo, mantenendo solo il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo.
  • Potenziamento ADR: Maggiore enfasi sui sistemi alternativi di risoluzione delle controversie.
  • Appalto Integrato: Estensione dell’appalto integrato rispetto alle previsioni precedenti.
  • Nuova Figura del RUP: Il RUP assume un ruolo cruciale con funzioni ampliate e responsabilità precise.

Ruolo e compiti del RUP

L’articolo 15 del D.Lgs. n. 36/2023 ridefinisce il RUP come project manager incaricato di gestire l’intero ciclo di vita del progetto, dalla programmazione alla conclusione. Il RUP è nominato nel primo atto di avvio del progetto e, se necessario, può essere affiancato da:

  • Responsabile di Procedimento per le Fasi di Programmazione e Esecuzione: Supporta il RUP nella gestione del progetto, assicurando coerenza e monitoraggio.
  • Responsabile di Procedimento per la Fase di Affidamento: Gestisce le attività di gara, garantendo trasparenza e correttezza.

Il RUP ha la responsabilità di assicurare il completamento dell’intervento nei tempi e nel rispetto degli obiettivi, gestendo tutte le attività indicate nell’allegato I.2 del Codice. È previsto che le stazioni appaltanti possano istituire strutture di supporto al RUP e destinare risorse finanziarie per incarichi di assistenza.

Requisiti di professionalità del RUP

Il RUP deve possedere qualifiche e esperienza adeguate in base alla tipologia di appalto:

Per appalti e concessioni di lavori e servizi Attinenti all’Ingegneria e Architettura:

  • Tecnico Abilitato o di Qualifica: Deve avere un titolo di studio e esperienza specifica.
  • Esperienza Professionale:
    • < 1.000.000 euro: Almeno 1 anno
    • Tra 1.000.000 e Soglie UE: Almeno 3 anni
    • ≥ Soglie UE: Almeno 5 anni

Per contratti di Servizi e Forniture:

  • Titolo di Studio Adeguato e Esperienza Professionale: Esperienza aggiornata e rilevante in relazione alla tipologia e all’entità dei servizi.
  • Esperienza Professionale:
    • Inferiore alle Soglie UE: Almeno 1 anno
    • ≥ Soglie UE: Almeno 3 anni

Per forniture con caratteristiche tecniche speciali, la stazione appaltante può richiedere anche una laurea magistrale e competenze specifiche.

Le novità introdotte dal D.Lgs. n. 36/2023 riflettono un’importante evoluzione nella gestione degli appalti pubblici. Con l’ampliamento delle funzioni e responsabilità del RUP, l’introduzione di requisiti professionali più rigorosi e la necessità di formazione continua, il nuovo Codice mira a garantire una gestione più efficiente e specializzata dei progetti pubblici.


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