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La Regione Campania lavora sulla prevenzione contro la siccità. Parte il piano della Regione Campania contro la siccità e per raggiungere l’autonomia idrica. Con l’approvazione di oggi in Giunta vanno in gara i primi tre invasi collinari (nei territori di Sessa Aurunca, Gioi Cilento e Taurasi), all’interno di un piano complessivo che – insieme ai lavori per la diga di Campolattaro – prevede un investimento di tre miliardi di euro.

La diga di Campolattaro in provincia di Benevento taglia il fiume Tammaro (affluente del Calore) e oggi rientra nell’elenco delle 7 opere strategiche nazionali del Recovery Plan, per la realizzazione di quella che viene definita l’autostrada idrica più grande del Mezzogiorno.

“La Regione Campania – sottolinea il presidente Vincenzo De Luca – intende assumere con estrema serietà e impegno il problema delle risorse idriche e della siccità, una delle grandi emergenze dei prossimi anni. Si parte con i primi tre invasi collinari destinati all’approvvigionamento idrico”.

La situazione attuale

Il provvedimento approvato oggi in Giunta tiene conto dell’evoluzione negativa delle risorse idriche disponibili sul territorio regionale. Pur non riscontrando, al momento, una condizione di criticità, lo scorso 23 febbraio, l’Osservatorio Anbi sulle risorse idriche, ha espresso motivi di allarme.

Calano i livelli dei fiumi in Campania con il Garigliano sceso di circa 1 metro in un mese ed il Volturno in discesa dalla sorgente molisana fino alla foce, toccando valori inferiori agli scorsi 6 anni. E questo in un quadro nazionale sempre più preoccupanti per i rischi della siccità.