Senato - dl aiuti bis e superbonus manovra milleproroghe sanzioni

Escludere le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, ai contribuenti aderenti all’adempimento collaborativo (le imprese) che “hanno tenuto comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l’esistenza dei relativi rischi fiscali”. Lo prevedono tre emendamenti identici di FdI, Fi e Lega approvati in commissione Finanze al Senato.

La modifica sostituisce l’indicazione individuare “specifiche misure di alleggerimento delle sanzioni penali tributari” per i contribuenti che hanno tenuto “comportamenti non dolosi e comunicato preventivamente” rischi fiscali.

L’emendamento alla delega fiscale

Arriva un regime di adempimento collaborativo, con i relativi effetti premiali, anche per chi porta la residenza in Italia e i paperoni all’estero. Un emendamento alla delega fiscale di approvato dalla commissione Finanze del Senato prevede “l’introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia nonché per quelle che la mantengono all’estero ma possiedono, anche per interposta persona o tramite trust” nel territorio dello Stato un reddito complessivo “mediamente pari o superiore a un milione di euro”.
L’emendamento presentato da Gruppi civici-Nm prevede inoltre che a questi contribuenti si applichino dunque, “in quanto compatibili, le disposizioni” previste dalla delega per “il potenziamento del regime dell’adempimento collaborativo”, “anche in merito alla semplificazione degli adempimenti e agli effetti ai fini delle sanzioni amministrative e penali”.

Non ci sarà, poi, “automazione” nella procedura di pignoramento dei conti correnti, come inizialmente previsto nel testo originario della delega fiscale. La commissione Finanze del Senato ha approvato alcuni emendamenti, che modificano un passaggio che secondo l’opposizione prefigurava una sorta di prelievo forzoso. La modifica prevede “la razionalizzazione, informatizzazione e semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari”, anche con “l’introduzione di meccanismi di cooperazione applicativa sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, ferme restando le forme di tutela” a favore del debitore.