Cantiere Superbonus

Continuano a suon di schermaglie parlamentari i correttivi al Superbonus. A finire al centro del tira e molla, questa volta, è la proroga della scadenza del 30 giugno per la presentazione del primo Sal al 30% dei lavori entro il primo semestre del 2022.

Il ritorno del decreto Sostegni ter alla Camera è l’occasione per una nuova correzione che, potenzialmente, permetterebbe alle imprese maggiori spazi di manovra in un momento critico.

Superbonus: lo strappo in commissione Ambiente

 In commissione Ambiente e Attività produttive di Montecitorio, dove è in corso la conversione in legge del decreto “bollette”, la maggioranza ha sottoscritto un emendamento per la soppressione di ogni vincolo all’applicazione del 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza delle cosiddette villette.

L’emendamento è stato sottoscritto da Pd, Movimento Cinque Stelle, Lega e Forza Italia. I quattro partiti, sostenuti in questa battaglia da diversi gruppi tra cui Verdi Europei e Coraggio Italia, possono contare su numeri consistenti che potrebbero impensierire non poco per l’approvazione del decreto.

La proposta

Senza arrivare alla soppressione dei vincoli che oggi limitano la vita del 110% per le villette a fine giugno, la Lega e Italia Viva chiedono almeno una proroga del termine di giugno. Con tre emendamenti distinti si chiede al governo di arrivare almeno al 31 dicembre 2022. A pesare sulla possibilità di portare a temine almeno un terzo dei lavori entro metà anno sono infatti il continuo cambiamento delle regole sul fronte dei controlli sui bonus edilizi, il caro energia e ora anche la guerra in Ucraina che pesano sui prezzi e sui materiali per realizzare i lavori.