Tesla NC

Tesla sta vivendo un inizio d’anno difficile in Europa, con un drastico calo delle vendite nei suoi mercati principali. In Germania, il colosso delle auto elettriche ha registrato un crollo del 59%, toccando i livelli minimi dal 2021, mentre in Francia la flessione ha raggiunto il 63% e nel Regno Unito il 12%.

Gli analisti attribuiscono questa crisi a un insieme di fattori, tra cui la crescente concorrenza, soprattutto cinese, e l’esposizione politica di Elon Musk, sempre più coinvolto nelle dinamiche europee. Il fondatore di Tesla, noto per il suo sostegno a Donald Trump e per aver lanciato il movimento “Make Europe Great Again”, si è reso protagonista di frequenti interferenze nelle vicende politiche dei singoli Stati europei, alimentando appelli al boicottaggio dei suoi prodotti.

La sua posizione è stata particolarmente controversa in Germania, dove ha espresso un sostegno esplicito al partito di ultradestra AfD, ospitandone la leader Alice Weidel in una conversazione su X e intervenendo in un comizio del partito. Le sue dichiarazioni, che hanno incluso un invito ai tedeschi a essere “orgogliosi della loro cultura” senza “troppa attenzione ai sensi di colpa del passato”, hanno sollevato polemiche, incidendo negativamente sulla reputazione del marchio. Nel Regno Unito, invece, Musk ha attaccato il primo ministro Keir Starmer, alimentando ulteriormente il malcontento tra i consumatori.

Il calo delle vendite non riguarda solo l’Europa, ma anche la California, tradizionalmente favorevole alle tecnologie verdi. Tuttavia, gli investitori di Tesla rimangono per ora cauti, nonostante le preoccupazioni per le possibili conseguenze dell’esposizione politica del miliardario. Musk, oggi impegnato nel Dipartimento dell’Efficienza creato da Trump per tagliare la spesa federale di 2.000 miliardi di dollari, ha delegato la gestione delle sue aziende ai suoi fedelissimi.

A complicare la situazione vi è anche la necessità di adattare gli impianti per la produzione del nuovo Model Y, un processo che ha causato settimane di stop in diversi stabilimenti, rallentando ulteriormente la produzione. Il rischio principale per Tesla è quello di perdere clienti e potenziali acquirenti, soprattutto considerando che l’elettorato conservatore è generalmente meno propenso all’acquisto di auto elettriche rispetto ai liberal.


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