Donald Trump ha annunciato una possibile svolta nei negoziati per la fine della guerra tra Russia e Ucraina, dopo aver avuto lunghe conversazioni telefoniche con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che entrambi i leader desiderano la pace e che un primo incontro con Putin potrebbe avvenire in Arabia Saudita nel prossimo futuro.
Durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha sottolineato l’urgenza di porre fine al conflitto, evidenziando l’enorme perdita di vite umane, stimata in circa 1,5 milioni di soldati tra le due parti. Ha inoltre affermato che, se fosse stato presidente durante il 2022, la guerra non sarebbe mai iniziata.
L’ex presidente ha tracciato una road map che prevede una serie di incontri a Monaco di Baviera, in occasione della Conferenza sulla sicurezza, per poi arrivare a un summit ufficiale in Arabia Saudita. Secondo Trump, Putin ora sarebbe pronto a negoziare, mentre durante la presidenza Biden non avrebbe avuto alcuna intenzione di fermare il conflitto.
Uno dei punti più delicati del negoziato riguarda il futuro dell’Ucraina. Trump ha chiarito che l’ingresso di Kiev nella NATO non è un’opzione realistica, allineandosi così alla posizione di Mosca. Il segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, ha ribadito che qualsiasi garanzia di sicurezza all’Ucraina dovrà essere supportata da forze europee e non prevederà la presenza di truppe americane.
La questione economica è un altro nodo fondamentale. Trump ha affermato che gli Stati Uniti hanno investito 350 miliardi di dollari nell’assistenza all’Ucraina e ora vogliono garanzie per recuperare parte di queste risorse. L’Europa, ha aggiunto, ha contribuito con 100 miliardi, principalmente sotto forma di prestiti, ma si trova più esposta rispetto agli Stati Uniti in caso di un’escalation del conflitto.
Zelensky ha commentato il colloquio con Trump con toni diplomatici, sottolineando la necessità di una pace duratura e affidabile. Il presidente ucraino ha affermato di aver avuto una discussione dettagliata con Trump su aspetti diplomatici, militari ed economici e ha ribadito la volontà dell’Ucraina di fermare l’aggressione russa.
Dal Cremlino, i toni sono rimasti più cauti. Il portavoce Dmitry Peskov ha confermato il contatto telefonico tra Putin e Trump, rivelando che il presidente russo ha invitato il leader americano a Mosca per proseguire il dialogo sulla guerra in Ucraina. I due hanno concordato di mantenere contatti costanti, con la possibilità di un incontro ufficiale nei prossimi mesi.
La diplomazia internazionale resta in fermento, mentre l’Europa rischia di essere relegata a un ruolo marginale nel processo negoziale dopo aver soffiato sul fuoco della guerra. Il futuro dell’Ucraina appare sempre più legato agli equilibri tra Mosca e Washington, con Trump determinato a chiudere un accordo che, oltre a garantire la fine del conflitto, salvaguardi gli interessi economici americani.
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