Università, Scampia, Napoli,
Foto: Ansa

Inaugurata questa mattina a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli, la nuova sede della Federico II che accoglie i corsi di Professioni sanitarie della facoltà di Medicina. L’apertura ufficiale di questa mattina rientra nel piano per il rilancio delle perfirie napoletane iniziato dall’ex sindaco De Magistris con la costruzione di nuovi comparti di edilizia popolare, l’abbattimento di parte delle vele e opere di decoro urbano che stanno cambiando il volto del quartiere dopo essere diventato simbolo di ‘Gomorra’ in seguito alla faida e non solo.

Il commento di Raffaele Marrone (Confapi Napoli)

«L’apertura della nuova sede di Scampia dell’Università Federico II è un ottimo segnale per chi crede nel rilancio della zona di Napoli Nord. Un faro di cultura e di speranza lì dove una volta sorgeva uno dei simboli dell’abbandono istituzionale: una delle Vele tristemente note in tutto il mondo per episodi di criminalità». Così in una nota Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli. «Un faro, però, da tenere acceso e alimentato con interventi integrativi e collaterali che mirino a rilanciare il tessuto sociale ed economico di quella che impropriamente viene definita periferia ma che è tessuto cittadino in tutto e per tutto. L’Università da sola non può fare molto, ma la sua apertura deve essere considerata solo un primo tassello per ridare coraggio a quei territori, per valorizzarli. Servono strategie complessive, piani per il futuro»

.Raffaele Marrone - Confapi

«La facoltà di medicina – ha continuato Marrone – deve rappresentare la prima di una serie di grandi opere che valorizzino il territorio, che premino i nostri “cervelli” convincendoli che non è necessario espatriare per trovare lavoro e occasioni di crescita. Se questo avverrà, Napoli avrà fatto un piccolo, grande miracolo».