Vaccino Cancro Polmone

Un paziente nel Regno Unito è tra i primi in Europa a partecipare a una sperimentazione globale del primo vaccino mRNA al mondo contro il cancro ai polmoni. Questo vaccino, noto come BNT116 e sviluppato dalla BioNTech, rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro il tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC), che costituisce l’85% di tutti i casi di cancro ai polmoni.

Il vaccino utilizza una tecnologia innovativa basata sull’RNA messaggero (mRNA), simile a quella impiegata nei vaccini anti-Covid, per stimolare il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Presentando al sistema immunitario del paziente le informazioni sui marcatori tumorali comuni associati al NSCLC, il vaccino mira a distruggere le cellule maligne riducendo al minimo i danni ai tessuti sani, offrendo un’alternativa più sicura rispetto alla chemioterapia.

La dottoressa Sarah Benafif, responsabile della sperimentazione, ha sottolineato l’importanza di questo approccio, dichiarando: “Il punto di forza dell’approccio che stiamo adottando è che il trattamento è altamente mirato alle cellule tumorali. In questo modo speriamo di poter dimostrare, col tempo, che il trattamento è efficace contro il cancro ai polmoni, pur lasciando inalterati gli altri tessuti.”

Lo studio, che coinvolgerà circa 130 pazienti in vari stadi di NSCLC, si svolgerà in 34 siti di ricerca in sette Paesi, tra cui il Regno Unito, la Germania, la Spagna, la Polonia, l’Ungheria, gli Stati Uniti e la Turchia. Il professor Siow Ming Lee, a capo dello studio nel Regno Unito, ha espresso la speranza che questo vaccino possa migliorare significativamente i risultati per i pazienti affetti da NSCLC, sia in fase iniziale che avanzata.

Il primo paziente britannico a ricevere il vaccino sperimentale è stato Janusz Racz, un scienziato londinese di 67 anni, a cui è stato diagnosticato un cancro ai polmoni a maggio. Dopo aver iniziato la chemioterapia e la radioterapia, Racz ha deciso di partecipare alla sperimentazione con la speranza che il vaccino possa fornire una difesa efficace contro le cellule tumorali. “Ho anche pensato che la mia partecipazione a questa ricerca potrebbe aiutare altre persone in futuro e contribuire a rendere questa terapia più ampiamente disponibile”, ha dichiarato Racz, aggiungendo che il suo background scientifico lo ha incoraggiato a esplorare nuove possibilità terapeutiche.

Dame Cally Palmer, direttore nazionale del NHS England per il cancro, ha descritto la sperimentazione come “rivoluzionaria”, evidenziando il potenziale del vaccino nel prevenire le recidive della malattia, vaccinando gli individui contro i loro stessi tumori. “Una diagnosi di cancro è molto preoccupante, ma l’accesso a sperimentazioni innovative – insieme ad altre innovazioni per diagnosticare e trattare i tumori più precocemente – offre speranza”, ha dichiarato Palmer.


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