Cybersecurity attacco informatico cyber cybercrime

Nel 2024, le banche italiane hanno registrato un numero record di incidenti operativi e di sicurezza legati all’infrastruttura IT. Lo rivela l’ultima analisi annuale della Banca d’Italia, secondo cui lo scorso anno sono stati segnalati 188 eventi gravi, con un aumento del 45% rispetto al 2023.

La causa principale resta l’instabilità dei sistemi informatici, attribuita in larga misura a problemi software, e in misura minore a guasti hardware. Questi malfunzionamenti hanno avuto ripercussioni significative sull’operatività dei servizi bancari, rallentando o interrompendo l’accesso a funzioni critiche da parte dei clienti.

In parallelo, si registra anche un incremento degli attacchi informatici, passati da 37 a 40 (+8%), segno di una crescente pressione da parte di gruppi cybercriminali, in un contesto internazionale sempre più instabile. Anche se il numero assoluto rimane contenuto, il trend conferma l’urgenza di rafforzare le difese digitali del sistema bancario.

La Banca d’Italia sottolinea che l’impatto economico diretto di questi incidenti è generalmente limitato, ma in aumento rispetto agli anni precedenti. In alcuni casi isolati, tuttavia, i danni hanno superato i 2 milioni di euro, a testimonianza della potenziale pericolosità di questi eventi in termini di costi per le imprese e per la fiducia del mercato.

Particolarmente preoccupante è anche l’aumento dei tempi di ripristino dei servizi, un dato che indica una maggiore fragilità operativa e potenziali rischi per la continuità dei servizi bancari essenziali.

Il quadro delineato da Bankitalia mette in evidenza una sfida cruciale per il sistema bancario italiano: investire in modo più incisivo in resilienza informatica, aggiornamento tecnologico e capacità di risposta agli attacchi. Un compito che diventa strategico per tutelare la stabilità non solo delle singole istituzioni, ma dell’intero sistema finanziario.


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