In Campania i giovani imprenditori fanno sempre più fatica ad emergere ed a creare nuove realtà economiche. Le motivazioni sono diverse. L’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse e le difficoltà di accedere al credito sono senza dubbio tra i fattori che pesano di più sugli under 35 che intendono intraprendere un’attività autonoma nella nostra regione. E negli ultimi anni si evidenzia pure un calo. Le imprese giovanili, vale a dire le aziende con la maggioranza dei titolari o soci con meno di 35 anni, rilevate da Infocamere-Unioncamere mostrano una riduzione che preoccupa. Negli ultimi tre anni, infatti, in Campania il calo netto è stato del 9,2%, con una perdita di 6.950 aziende. In termini assoluti è il dato peggiore tra le regioni italiane.
Si tratta di un dato, quello che emerge dall’indagine svolta dalla Camera di Commercio dell’Umbria su dati Infocamere-Unioncamere di tutte le regioni italiane, molto negativo perché si inserisce all’interno di una tendenza negativa che coinvolge l’intera Italia, Nord compreso seppur con percentuali più ridotte.
L’incidenza in Campania
La Campania, purtroppo, risulta tra le regioni maggiormente colpite dalla riduzione delle imprese giovanili a fa decisamente peggio di tutte quelle del Nord. “Stiamo parlando di dati molto importanti – dice Massimo Di Santis, presidente giovani Confapi Napoli, – e di grande preoccupazione per il futuro del sistema imprenditoriale italiano che non può fare a meno dei giovani. Credo che per invertire la rotta sia necessario intervenire su tre direttive fondamentali: Supportare la nascita di aziende dirette da under 35 mediante finanziamenti a fondo perduto, molto bene il modello Invitalia, per facilitare la fase di start up dell’azienda; creare linee di credito ad hoc snellendo anche le procedure per gli under 35 con i principali istituti di credito con garanzia dello Stato per facilitare la fase di sviluppo e consolidamento dell’impresa sul mercato; creare dei momenti di matching tra imprese per favorire l’inserimento delle startup nel tessuto imprenditoriale italiano e globale”.
Ma per la nostra regione un dato positivo e di speranza resta. Nonostante il drastico calo, la Campania resta in testa alla classifica nazionale delle imprese under 35 registrando l’11,3% di imprese giovanili sul totale delle aziende. Un fattore sul quale puntare con forza. “La Campania è un territorio dalle grandi risorse – continua Di Santis – che però spesso non sono valorizzate nel modo opportuno. Le nostre imprese riescono ad emergere nonostante le enormi difficoltà infrastrutturali e sociali. Investire sullo sviluppo della Campania e del Sud significa investire sul futuro è sulla crescita dell’Italia intera”.
di M. Alt.