Vincenzo De Luca

Si scalda la politica campana in vista delle elezioni regionali. Vincenzo De Luca punta al terzo mandato e conta i numeri a sostegno in consiglio regionale. L’attuale governatore tira dritto nonostante i vertici nazionali del Pd, compresa la segretaria Elly Schlein, gli hanno chiaramente fatto intendere di non essere più con lui dopo una lunga esperienza di governo insieme.

I tempi stringono e la norma che permetterà al governatore di ricandidarsi nuovamente alla guida di Palazzo Santa Lucia è già arrivata in commissione Affari costituzionali. Si tratta di quello che qualcuno ha ribattezzato “lodo Zaia”, cioè il cavillo già utilizzato dal governatore veneto che attualmente sta svolgendo proprio il suo terzo mandato. Si tratta del recepimento della norma nazionale risalente al 2004 che impedisce ai presidenti della giunta regionale di essere rieletti dopo aver già effettuato due mandati. Recependo oggi la legge, questa non avrà effetto retroattivo e di fatto “azzera” i precedenti mandati di De Luca. Poi tutto passerà per il consiglio regionale dove ci sarà la resa dei conti tra chi sta con De Luca e chi no.

Il governatore sa di avere ancora sostenitori in aula, probabilmente anche nello stesso Pd, ed inoltre lo stesso Matteo Renzi si è detto favorevole al terzo mandato. In questo scenario si inserisce il centro destra che gioca sullo scacchiere politico su due fronti. Il primo è che potrebbe votare per De Luca e provare ad avvantaggiarsi della spaccatura del centro sinistra in vista delle elezioni. Il secondo riguarda la mozione di sfiducia presentata nei confronti di De Luca, mettendo così alle strette l’attuale maggioranza e soprattutto il Pd locale dopo le dichiarazioni dei vertici nazionali.

La tesi del centro destra è intuibile: i consiglieri di centro sinistra voteranno la sfiducia a De Luca andando a casa anche loro un anno prima? E se invece ora lo salvano, poi come fanno a non appoggiarlo tra un anno dopo due legislature passate in maggioranza?

Alla mozione di sfiducia del centro destra si è unita anche la consigliera del gruppo misto, Maria Muscarà: “L’ho firmata perché credo che la politica di De Luca non favorisca i campani. Bisognava farla anche prima. Considero che la mozione di sfiducia sia per tutto il Pd, che ha sostenuto il governatore per 10 anni ed ora prova a distaccarsi. Bisogna lavorare sui temi che interessano ai cittadini, a partire dalla sanità”.

La politica regionale è al centro dell’attenzione di tutti gli osservatori e ad intervenire è anche l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ai microfoni di Teleischia ha dichiarato: “Siamo davanti ad un quadro molto in movimento dove ci sono tanti aspetti da definire da una parte e dall’altra. L’unica certezza al momento è De Luca che ha detto che si candida e cambierà la legge elettorale regionale. Manca un anno e le elezioni regionali sono importanti. Io sicuramente dirò la mia”.

De Magistris inoltre si sofferma sul futuro di Napoli: “Io guardo alle elezioni comunali per dare di nuovo alla città una guida autorevole. L’ipotesi di una mia candidatura è plausibile. L’attuale amministrazione è inconsistente ed i servizi peggiorano. Eppure avevamo lasciato una città in fase di sviluppo. Non vogliamo vedere Napoli scivolare in una situazione di ingovernabilità” .

di M.OLA


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