Emergenza Campi Flegrei. Questa mattina il Presidente Vincenzo De Luca ha incontrato il Capo della Protezione Civile regionale Italo Giulivo per una verifica aggiornata degli eventi sismici che stanno riguardando l’area flegrea e anche l’area ovest di Napoli. Sul piano scientifico la situazione rimane costantemente monitorata dall’INGV – Osservatorio Vesuviano, da Irea e da Plinius. Per domani, dopo gli eventi delle settimane scorse, era già stata prefissata una riunione operativa, in relazione alla microzonizzazione sismica e sarà convocata a breve un’altra riunione tecnica in particolare sui sistemi delle reti e dei trasporti.
Ulteriori incontri sono in corso con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile sulla vulnerabilità degli edifici.
Ore di paura
Il terremoto che nella notte si è verificato nella zona dei Campi Flegrei, avvertito anche a Napoli, ha svegliato e spaventato i residenti. L’evento è arrivato al culmine di uno sciame sismico con la scossa più forte di magnitudo 4.2 che si è verificata alle ore 3.35 a circa 3 km di profondità.
Non si hanno notizie di danni a persone o cose. Poche chiamate al turno di guardia della Protezione Civile per richieste di verifiche in zona Coroglio, e caduta di calcinacci in via Eurialo, rende noto il Comune di Napoli. Verifiche da parte della task force della manutenzione scolastica presso gli edifici sedi di scuole comunali.
La scossa registrata alle 3.35 è tra le più alte verificate nelle ultime settimane. A Napoli – da Fuorigrotta al Vomero, dalla Riviera di Chiaia a Capodimonte – in molti sono stati svegliati dal movimento tellurico durato diversi secondi, oltre che dalle sirene degli allarmi che si sono messe in azione.
Scosse di minore intensità, magnitudo 2 e 2.2, erano state registrate anche nella tarda serata di ieri sempre con epicentro nei Campi Flegrei, una zona da tempo al centro di uno sciame sismico.