caro benzina e gasolio - carburanti

Caro carburante e caro bollette. Pressing sul Governo da tutte le associazioni di categoria. Si tratta di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico. Il caro benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione. Famiglie e attività produttive sono così schiacciate sia dal caro-bollette, sia dall’escalation dei prezzi di benzina e gasolio.

La denuncia di Coldiretti

“In un Paese dove l’85% delle merci viaggia ancora su strada – denuncia la Coldiretti –  l’incremento dei carburanti si trasferisce poi a catena sulla filiera del trasporto dei prodotti per arrivare, più o meno mitigato, fino agli scaffali dei negozi”. La rabbia monta anche nel settore dell’autotrasporto. Le organizzazioni nazionali, unite sotto la sigla Unatras, hanno scritto una nota preoccupatissima al Governo, al quale chiedono di andare oltre l’indifferenza dando risposte concrete già dall’incontro fissato per il 17 febbraio prossimo.

20 miliardi in più in 20 anni per lo Stato

La benzina sfonda i 2 euro al litro in autostrada e rispetto a un anno fa per il pieno si spendono in media 16 euro in più ogni volta che ci si ferma al distributore. Una stangata senza precedenti che negli ultimi venti anni (dal 2002 al 2022) ha fatto incassare allo Stato circa 20 miliardi. A gennaio 2002 per acquistare un litro di benzina un automobilista spendeva meno di 1 euro (0,992 euro), mentre un litro di Diesel costava 0,836 euro. Nel 2022 invece, il costo medio della benzina è salito a 1,797 euro, il gasolio a 1,667 euro, per un rincaro, dell’81,1% per la benzina e del 99,4% per il Diesel.

Draghi annuncia la manovra imminente

A queste sollecitazioni il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto con l’annuncio di un provvedimento di ampia portata che sarà reso pubblico nei prossimi giorni. Intanto, i comuni, vessati nei bilanci, hanno scelto di spegnere le luci, aderendo a una manifestazione simbolica nella giornata di oggi. Molti monumenti e piazze delle piccole e grandi città italiane rimarranno al buio per mezz’ora, dalle 20 alle 20.30, per chiedere un intervento deciso. L’iniziativa è stata lanciata dal sindaco di Cento(Ferrara), promossa dall’Anci dell’Emilia Romagna e poi anche da quella nazionale: spegnere i monumenti per accendere i riflettori su questi temi.