Concessioni balneari - spiagge settembre vacanze

La proroga di un anno alle concessioni balneari potrebbe saltare a poco meno di 24 ore dall’accordo che ha visto l’inserimento nel decreto Milleproroghe del rinvio di un anno delle gare. Bruxelles, infatti, ha fatto sapere di non approvare la decisione, ricordando la procedura d’infrazione già aperta nei confronti dell’Italia.

“Cogliamo l’occasione per ribadire che il diritto Ue richiede che le norme nazionali” sui servizi “assicurino la parità di trattamento degli operatori, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale” e “proteggano dal rischio di monopolio delle risorse pubbliche”. E’ quanto affermato da un portavoce della Commissione Ue dopo il via libera della commissione Bilancio e affari costituzionali del Senato alla proroga di un anno delle concessioni balneari. A Bruxelles si ricorda come una procedura d’infrazione contro Roma sia già aperta a causa del mancato rispetto della direttiva Bolkestein e ulteriori rinvii non migliorino la situazione.

La decisione della commissione potrebbe ribaltarsi

Tutto da rifare – forse – dopo il via libera delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato agli emendamenti riguardanti le misure sui balneari. Il relatore del provvedimento Dario Damiani, a margine dei lavori, ha confermato che sono stati approvati gli emendamenti dei relatori e quelli riformulati di Fi e Lega.

Gli emendamenti, presentati al decreto Milleproroghe e approvati, prevedono la proroga di un anno delle attuali concessioni, quindi fino al 31 dicembre 2024, concedono cinque mesi in più di tempo per l’esercizio della delega sulla mappatura delle spiagge date in concessione, che altrimenti scadrebbe il 27 febbraio 2023, e istituiscono un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio, con funzioni consultive, a cui partecipano i ministri competenti, le regioni e le associazioni di categoria.

Nel caso si dovessero verificare impedimenti oggettivi all’espletamento delle gare, secondo quanto previsto dalle norme, le attuali concessioni possono restare valide fino al 31 dicembre 2025.