Sul tema dell’allentamento delle misure restrittive anti Covid dopo due anni di braccio di ferro con la pandemia il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha affermato: “Dopo il 15 giugno credo ci siano le condizioni per arrivare ad una estate senza restrizioni”. “Confidiamo – ha aggiunto – che siamo di fronte a una fase nuova. L’importante è procedere con la quarta dose per anziani e fragili perché li rende più protetti, così come fare il booster per i circa tre milioni di cittadini che sono in attesa della dose di richiamo. È importante completare il ciclo vaccinale così davanti a una eventuale recrudescenza del virus siamo protetti tutti”.
Con la fine dello stato di emergenza, il 31 marzo scorso, il decreto legge Riaperture (dl 24/2022) ha disposto un allentamento delle misure di contrasto al Covid a partire dall’archiviazione di fatto del green pass. Il testo, approvato a Montecitorio con alcune modifiche sul fronte mascherine e smart working rispetto al testo originario, dovrà passare all’esame del Senato, e va convertito in legge entro il 23 maggio.
Mezzi di trasporto e teatri
Ma quali sono le restrizioni ancora in vigore, anche in relazione a quanto disposto dal decreto Riaperture, che dopo il 15 giugno, potrebbero venir meno? Tra le misure che sono destinate a essere superate, l’obbligo di mascherina Ffp2 su tutti i mezzi di trasporto locali e a lunga percorrenza (dai bus alle metropolitane, dai treni regionali a quelli ad alta velocità, fino ai traghetti e agli aerei). Oltre ai trasporti, l’obbligo di mascherina dovrebbe venire meno anche in altri luoghi al chiuso, e in particolare spettacoli ed eventi sportivi al chiuso (cinema, teatri, sale da concerto e palazzetti dello sport).
Strutture sanitarie
Sulla permanenza o meno dell’obbligo di mascherina al chiuso per i visitatori delle strutture sanitarie e socio sanitarie, dagli hospice alle strutture riabilitative, una decisione sarà presa probabilmente nei giorni che precederanno il 15 giugno. Molto dipenderà dall’andamento della curva dei contagi. Fino al 31 dicembre bisognerà esibire il super green pass per le visite in ospedale e nelle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) per anziani.
A scuola addio alla mascherina obbligatoria con la fine dell’anno scolastico
La mascherina (basta quella chirurgica) è prevista allo stato attuale dai sei anni in su fino alla fine dell’anno scolastico. Il 10 giugno sarà l’ultimo giorno di scuola. Il decreto Riaperture ha confermato le esenzioni dall’obbligo di mascherina per i bambini al di sotto di 6 anni, le persone con patologie e disabilità incompatibili con l’obbligo e le persone che devono comunicare con il disabile, oltre a chi svolge attività sportiva.
Obbligo di vaccinazione per personale scuola e comparto sicurezza
L’obbligo di vaccinazione resterà in vigore fino al 15 giugno per docenti di scuola e università, personale scolastico, personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Marina, Aeronautica, Vigili del Fuoco) e Polizia locale. Dal 16 giugno, dunque, stando alle regole attuali, tale obbligo verrà meno.
… e per over 50
Dal 16 giugno verrà meno anche l’obbligo di vaccinazione di tutti i cittadini dai 50 anni in su (con conseguente possibile multa di 100 euro). Il vaccino continuerà a essere obbligatorio fino al 31 dicembre soltanto per medici, infermieri, personale sanitario e delle Rsa. E solo per loro la vaccinazione costituirà fino ad allora requisito per lavorare.
Smart working
Nessuna novità è invece attesa sul fronte dello smart working. Uno degli emendamenti al decreto Riaperture sul lavoro agile approvato in Commissione Affari sociali alla Camera ha infatti previsto la proroga fino al 31 agosto per la comunicazione semplificata dello smart working e per il ricorso anche in assenza degli accordi individuali per i lavoratori del settore privato. È stato quindi allungato di altri due mesi, rispetto alla data del 30 giugno indicata nel decreto, la possibilità di proseguire con lo smart working nella modalità semplificata che ha caratterizzato la fase emergenziale, ovvero senza la necessità di accordi individuali, per i lavoratori del settore privato. Prorogato fino al 30 giugno, invece, il diritto allo smart working per i lavoratori fragili pubblici e privati e per i genitori di figli con fragilità.