L’entrata in vigore dei nuovi dazi statunitensi del 25% su acciaio e alluminio sta scatenando tensioni tra Europa e Stati Uniti, aprendo un nuovo capitolo nella guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. L’amministrazione americana, guidata da Donald Trump, ha deciso di applicare queste misure senza eccezioni o esenzioni, colpendo direttamente l’industria siderurgica europea. L’Unione Europea ha annunciato ritorsioni proporzionate, imponendo dazi su prodotti americani per un valore di 26 miliardi di dollari.
L’incertezza per l’Italia: il commento di Giorgetti
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato l’impatto potenzialmente devastante di questa politica:
“È innegabile che la politica di introduzione di dazi annunciata dall’amministrazione americana potrebbe danneggiare l’economia italiana come quella europea e, con effetto a catena, il commercio globale.”
Secondo Giorgetti, però, questa crisi deve essere anche un’occasione per riflettere sulle conseguenze della globalizzazione incontrollata, che negli anni passati ha favorito una concorrenza sleale a discapito delle imprese italiane.
L’UE chiede negoziati per evitare un’escalation
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha espresso una posizione netta contro i dazi, sottolineando il rischio di un’escalation commerciale:
“Abbiamo già abbastanza guerre nel mondo, non creiamone una economica. I dazi non aiutano il commercio, sono solo tasse per aziende e cittadini.”
Costa ha ribadito la necessità di rafforzare le partnership commerciali, piuttosto che chiudersi in protezionismi che danneggiano entrambe le economie.
Eurofer: “Dazi USA, l’ultimo chiodo sulla bara dell’acciaio europeo”
L’Associazione Europea dell’Acciaio (Eurofer) ha lanciato l’allarme sulle conseguenze devastanti per il settore siderurgico europeo:
“Se l’acciaio europeo scompare, lo stesso vale per l’industria automobilistica, la sicurezza e la difesa europea, le infrastrutture e i trasporti. È in gioco la sovranità dell’Europa.”
Il presidente di Eurofer, Henrik Adam, ha evidenziato come il mercato dell’acciaio UE sia già sotto pressione per la concorrenza di importazioni a basso costo da Asia, Nord Africa e Medio Oriente. Ora, con i dazi USA, l’Europa rischia di perdere almeno un altro milione di tonnellate di export di acciaio, con conseguenze pesanti per occupazione e produzione.
Prossimi passi: ritorsioni europee e incertezza sui mercati
L’Unione Europea ha annunciato nuove misure di salvaguardia per proteggere la propria industria siderurgica e una revisione dei dazi entro il 1° aprile. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’UE “si rammarica profondamente” per la decisione americana, ma è pronta a difendere le proprie aziende.
Dall’altra parte, gli Stati Uniti ribadiscono la loro posizione, con il segretario al commercio Larry Lutwick che ha già annunciato l’estensione dei dazi anche al rame.
L’esito della disputa rimane incerto, ma una cosa è chiara: il protezionismo potrebbe avere conseguenze disastrose per entrambe le economie, con un effetto domino sul commercio globale.
Leggi le notizie di Piazza Borsa
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn