La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge messo a punto dal ministro della Giustizia Carlo Nordio con 199 voti a favore, 102 voti contrari e nessun astenuto. Il provvedimento, che include l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e modifiche al sistema delle intercettazioni, era già stato approvato a febbraio dal Senato. Oltre alla maggioranza, hanno votato a favore del progetto di legge anche i deputati di Azione e di Italia Viva.
Dettagli del provvedimento
Il disegno di legge, fortemente voluto dal ministro Nordio, mira a rafforzare le garanzie per gli indagati e a ridurre il timore dei pubblici amministratori nell’esercizio delle loro funzioni. “L’approvazione di questo Ddl rappresenta una svolta nel rafforzamento delle garanzie per gli indagati e una mano tesa a tutti i pubblici amministratori, che non avranno più paura di firmare. Di questo importante risultato desidero ringraziare tutti i parlamentari, i colleghi di Governo e l’intero staff del Ministero”, ha dichiarato Nordio.
La questione delle madri in carcere
Parlando con i cronisti in Transatlantico, Nordio ha affrontato anche il delicato tema delle madri in carcere. “Quello delle madri in carcere è un problema delicatissimo perché va coniugato il problema della detenzione di una donna con bambino con quello, altrettanto grave, dell’allarme sociale creato da persone che sfruttano la propria maternità per restare impunite”, ha detto il ministro. Ha aggiunto che la questione sarà esaminata con attenzione per trovare una soluzione che non comprometta la sicurezza sociale: “Ci rifletteremo, ‘frigido pacatoque animo’, e cercheremo di trovare una soluzione”.
La riforma delle intercettazioni
Nordio ha sottolineato l’importanza di una riforma organica delle intercettazioni per rispettare l’articolo 15 della Costituzione, che tutela la segretezza delle comunicazioni. “Stiamo lavorando da tempo ad una riforma organica delle intercettazioni per dare un’attuazione radicale all’articolo 15 della Costituzione che indica nella segretezza delle conversazioni l’altra faccia della libertà”, ha spiegato il ministro. Ha poi ricordato che persino presidenti della Repubblica sono stati intercettati in passato, ribadendo la necessità di proteggere la libertà delle conversazioni.
Il ministro Nordio ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito all’approvazione del provvedimento.
____________________________________________
Leggi le notizie di Piazza Borsa
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn