Vincenzo De Luca - autonomia differenziata
Vincenzo De Luca alla cerimonia di riapertura del cantiere per la nuova stazione ferroviaria di Bacoli (Profilo Fb Josi Gerardo Della Ragione

Con l’autonomia differenziata “si rischia la morte del Sud” ad affermarlo è stato il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca nel corso della riapertura del cantiere per la nuova stazione ferroviaria di Bacoli, in provincia di Napoli.

Il tema, divenuto cruciale nelle ultime settimane, arrivando anche al Consiglio dei Ministri, inizia ad occupare buona parte del dibattito politico, creando giù una spaccatura tra Nord e Sud.

“Dobbiamo insieme al Sud stare attenti a cosa si muove su piano nazionale, sull’autonomia differenziata che rischia di essere non solo la rottura dell’unità d’Italia ma la morte del Sud, partendo da sanità e scuola“. Il monito del presidente De Luca è rivolto quindi a tutti gli omologhi meridionali e non solo.

Sanità e scuola

“L’obiettivo che hanno sulla sanità e sulla scuola – ha detto De Luca riferendosi al decreto Calderoli – è fare contratti regionali autonomi. In sanità già non abbiamo personale e le Regioni del Nord hanno i soldi per fare contratti integrativi, dando 2500 euro al mese in più a un medico, a un infermiere. Questo significa che i pochi medici che abbiamo, andranno via al Nord. E’ un pericolo mortale per la nostra sanità. Pensano anche di fare corsi di specializazione regionali autonomi, finanziati dalle Regioni e avendo poi la possibilità per gli specializzati regionali di inserirsi nel sistema sanitario pubblico”.

“Sulla scuola – ha detto De Luca – pensano a contratti integrativi regionali, e anche questo è un pericolo gravissimo per il Sud e la Campania. Sarebbe bene che tutte le forze politiche facessero battaglia per bloccare questa doppia operazione su scuola e sanità pubblica“.

A rischio anche i fondi destinati al Sud

Un pericolo grave è vedere risucchiati i soldi del Sud dal Nord. C’è un capitolo sui Fsc, i Fondi di sviluppo e coesione, destinati per l’80% al Mezzogiorno. Parliamo di 67 miliardi di euro, con un riparto definito da sei mesi ma il Governo non convoca il Cipess per fare concretamente l’investimento con 5 miliardi e 600 milioni di euro che spettano alla Campania”. Ha detto il governatore . “Questi hanno in testa – ha detto, riferendosi al Governo – di prendere i fondi del Sud e spalmarli sul piano nazionale. La motivazione che daranno è che al sud non spendiamo i soldi, è una grande palla e l’ha detta anche Meloni. Questo nuovo imbroglio serve per dare una motivazione alla rapina dei fondi e dovremo ora fare una battaglia unitaria al Mezzogiorno al di là delle bandiere di partito, perché ci giochiamo il futuro delle prossime generazioni. Dobbiamo combattere con unghie e denti per avere non soldi in più per recuperare, ma almeno gli stessi diritti che hanno i cittadini del Nord”.