Mario Draghi question time camera energia

Question time monotematico quello svoltosi questo pomeriggio presso la Camera dei Deputati. Il premier Mario Draghi ha infatti risposto a quesiti riguardanti i diversi aspetti dell’invasione russa in Ucraina e tutte le sue ripercussioni: dall’accoglienza, alla crisi energetica, passando per l’aumento dei prezzi e la difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime. “Per far fronte alla crisi economica provata dalla guerra,”l’Iva sarà ridotta al 5 per cento per le utenze del gas e il governo ha destinato 16 miliardi per sostenere le famiglie con i rincari delle bollette del gas” ha assicurato il premier.

Le conseguenze delle sanzioni sull’economia italiana

“Ovviamente – ha affermato Draghi – seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l’incremento del prezzo dell’energia e l’incremento e disponilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famigile e la competitività e la soppravvivenza delle imprese”.

La crisi energetica

“Procediamo con il riempimento degli stoccaggi per aumentare il grado di sicurezza delle forniture di gas per il prossimo autunno e siamo attivi a livello diplomatico – ringrazio il ministro Di Maio – per diversificare le forniture”

“Diamo massima attenzione alla sicurezza energetica e alla diversificazione delle fonti energetiche, siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo in tempi rapidi che non è ovvio come compito” ma “è necessario farlo

“Siamo impegnati per diversificare le forniture aumentare il contributo elle rinnovabili che resta l’unica strategia fondamentale nel lungo periodo. Tutto quello che sperimentiamo ora è transizione. E dobbiamo investire allo stesso tempo sulla ricerca e aumentare la produzione di gas nazionale – ha aggiunto il premier – con l’obiettivo di raggiungere una quota di 5 mld di mc. L’incremento arriverà sfruttando le concessioni esistenti per il periodo 2022-2031. I nuovi volumi saranno offerti alle industrie con una riserva di almeno un terzo alle piccole e medie imprese”.

“Procediamo poi con il riempimento degli stoccaggi per aumentare il grado di sicurezza delle forniture di gas per il prossimo autunno e siamo attivi a livello diplomatico – ringrazio il ministro Di Maio – per diversificare le forniture”.

Le energie rinnovabili

Per avere una vera sicurezza energetica dobbiamo muoverci in fretta, il grosso ostacolo all’espansione significativa delle rinnovabili è rappresentato dai procedimenti autorizzativi e questo problema va superato altrimenti non andiamo da nessuna parte. Intendiamo rispettare l’obiettivo del Pnrr di 70GW di rinnovabili entro il 2026 se si sbloccano le autorizzazioni, siamo impegnati a sbloccare diversi decine di GW di eolico offshore grazie alle più recenti misure di semplificazione delle autorizzazioni, anche l’aumento della produzione e del ricorso al biometano è stato oggetto di di recenti interventi con l’obiettivo di raggiungere le 200 mila tonnellate nel 2023 e un incremento 50mila tonnellate nel successivo triennio – ha continuato Draghi -. La ricerca è fondamentale in ogni ambito”.

Energia nucleare

“Per quanto riguarda il nucleare, l’impegno tecnico ed economico è concentrato sulla fusione a confinamento magnetico, che attualmente è l’unica via possibile per realizzare reattori commerciali in grado di fornire energia elettrica in modo economico e sostenibile. La strategia europea per l’energia da fusione è sviluppata dal Consorzio EUROfusion, che gestisce fondi Euratom pari a oltre 500 milioni di euro per il periodo tra il 2021 e il 2025. Questo consorzio prevede l’entrata in funzione del primo prototipo di reattore a fusione nel 2025-28”.