Imprese agricole - agricoltura

Il Fondo per l’innovazione in agricoltura è il principale intervento a sostegno delle piccole e medie imprese innovative nel settore rurale italiano, pensato dal Governo per stimolarne la crescita e la competitività.

Emanato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, il decreto 9 agosto 2023 che definisce “Criteri e modalità di attuazione del Fondo per l’innovazione in agricoltura” è stato pubblicato in GU Serie Generale n. 240 del 13 ottobre 2023.

L’obiettivo del presente decreto è «sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0 per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche nonché l’utilizzo di sottoprodotti».

I beneficiari

Sono ammesse ai benefici del Fondo per l’innovazione in agricoltura le aziende iscritte al registro delle imprese (come impresa agricola, ittica o agromeccanica) e attive in Italia da almeno due anni alla data di presentazione della domanda. Il Fondo per l’innovazione in agricoltura concede agevolazioni per gli anni 2023, 2024 e 2025. La copertura delle agevolazioni ammonta a 75 milioni di euro per ognuno dei suddetti anni.

Agevolazioni concedibili

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto di intensità massima pari al 65%, incrementabile all’80% per investimenti effettuati da giovani imprenditori. La misura dell’intensità dell’aiuto è a scalare quanto più è alto l’investimento effettuato. La ripartizione dei contributi a fondo perduto cambia a seconda che si tratti di un’impresa agricola o della pesca oppure di un’impresa agromeccanica

Gli interventi sono attuati con una procedura a sportello, previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative. La PMI che intende accedere alle agevolazioni presenta la relativa domanda, utilizzando la modulistica messa a disposizione da ISMEA sul portale dedicato.