Meloni e Draghi - energia mercato libero

A ottobre 2023, i prezzi dell’energia elettrica venduta nel mercato tutelato si sono accresciuti del 37% rispetto alla media del 2019, mentre quelli venduti sul mercato libero del 103,1%.

Gli indici dei prezzi dell’energia elettrica e del gas di città e gas naturale a ottobre del 2023 risultano più elevati del 78,8% e del 59,5% rispetto alla media del 2019. Lo rende noto l’Istat.

Secondo l’istituto statistico, a novembre 2023 il prezzo medio (comprensivo di oneri e Iva) dell’elettricità sul mercato libero per la famiglia tipo risulta essere pari a 44,33 centesimi di euro per kilowattora, contro i 28,29 centesimi per KW/h stimati da Arera per il mercato di maggior tutela. I beni energetici, dopo aver registrato un’accelerazione nel corso del 2022, con il picco osservato a ottobre (+71,1% la variazione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), hanno evidenziato un drastico rallentamento nel 2023, che ha portato il tasso tendenziale al -19,7% di ottobre.

Numeri che smentiscono quanto affermato in questi giorni dai rappresentanti del Governo in merito al passaggio graduale, ma inesorabile, al mercato libero, deciso con delibera del Consiglio dei Ministri.

Decreto energia

Il Consiglio dei Ministri riunitosi martedì 5 dicembre, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha approvato modifiche e integrazioni al decreto-legge “Energia” già approvato nel Consiglio dei ministri del 27 novembre 2023.

Le disposizioni aggiuntive sono, tra l’altro, finalizzate a disciplinare il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono del mercato tutelato, rafforzando al contempo gli strumenti finalizzati a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura di energia elettrica.

Prezzi calmierati per famiglie vulnerabili

Tali norme consentiranno a circa quattro milioni e mezzo di famiglie “vulnerabili” di continuare a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati anche a seguito della liberalizzazione del mercato, prevista dalla legge 4 agosto 2017, n. 124 (legge annuale per il mercato e la concorrenza) e dagli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) previsti nel 2021 come condizione per il pagamento della terza rata. Per le altre famiglie, attualmente nel mercato tutelato e corrispondenti a circa quattro milioni e mezzo di utenze, vengono introdotte misure per assicurare la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, che già riguarda circa 21 milioni di famiglie.

Limitatamente alla fornitura di energia elettrica in favore delle famiglie non vulnerabili, entro il 10 gennaio 2024 si procederà all’individuazione degli operatori economici che subentreranno nella fornitura.

Il passaggio

Gli utenti interessati dal passaggio al mercato libero saranno destinatari di una specifica campagna informativa, nonché i principali beneficiari di una costante attività di monitoraggio sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi definita dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative. Si introducono anche semplificazioni relativamente al trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale, ferma restando la libertà dell’utente di scegliere un fornitore diverso da quello assegnato all’esito delle procedure competitive e una differente modalità di pagamento.

Nel rispetto degli impegni assunti con il PNRR e in coerenza con la disciplina europea di settore, si provvede a definire le modalità di erogazione dell’energia elettrica in favore delle fasce sociali più deboli (gli utenti vulnerabili), prevedendo un obbligo di fornitura in capo all’operatore economico individuato all’esito di una procedura ad evidenza pubblica regolata da ARERA. Nei confronti di tali utenti viene garantito il mantenimento di prezzi calmierati anche all’indomani della definitiva cessazione del regime del mercato tutelato.

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