La recente delibera numero 320 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), approvata il 3 luglio 2024, ha suscitato dibattito nel settore degli appalti pubblici, in particolare per quanto riguarda la gara di servizi informatici indetta da Trentino Digitale spa. Con un parere di precontenzioso, l’ANAC ha chiarito i limiti e i presupposti del principio di equivalenza nelle procedure di affidamento di servizi.
Contesto della Delibera ANAC
La gara in questione, del valore di 839.000 euro, riguardava l’acquisizione di servizi di manutenzione hardware e software per infrastruttura HPE, tramite un sistema dinamico di acquisizione. L’ANAC è intervenuta per rispondere a una società di manutenzione indipendente che lamentava di non poter partecipare alla gara poiché le regole non prevedevano la possibilità di offrire servizi “alternativi” senza specifiche certificazioni e accordi con il produttore degli apparecchi.
Il Principio di Equivalenza
Secondo l’ANAC, il principio di equivalenza non può essere invocato se la stazione appaltante ha già definito specifiche caratteristiche e modalità operative per un servizio ritenuto unico nel soddisfare l’interesse pubblico. La delibera ha sottolineato che le decisioni relative ai fabbisogni e alla preparazione delle leggi di gara rientrano nella discrezionalità della stazione appaltante.
Decisione dell’ANAC
L’ANAC ha respinto le critiche sulla presunta violazione del principio di equivalenza, evidenziando che la stazione appaltante aveva motivazioni tecniche valide per richiedere certe condizioni negoziali agli offerenti, data la complessità dell’infrastruttura tecnologica coinvolta.
Riflessioni sulle Implicazioni
Questa delibera solleva importanti questioni per gli operatori del settore degli appalti pubblici, specialmente per le aziende che operano nel campo della manutenzione tecnologica. La necessità di adattarsi alle specifiche richieste delle stazioni appaltanti potrebbe limitare le possibilità di offrire soluzioni alternative, anche se ritenute equivalenti in altri contesti.
Prossimi Passi
Gli esperti del settore ora si aspettano ulteriori chiarimenti e orientamenti da parte dell’ANAC per garantire una maggiore certezza normativa e un equo accesso alle procedure di appalto per tutte le aziende interessate.
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