Endoprotesi pollice

All’ospedale Pellegrini di Napoli, nell’ambito del convegno “La protesizzazione nel futuro della chirurgia della mano”, è stato illustrato il progetto di una nuova endoprotesi di pollice impiantata con successo per la prima volta su un paziente con esito di sfacelo di entrambe le mani che si è verificato in seguito a trauma da petardo con conseguente amputazione completa del pollice sinistro.

Le prospettive

Da tale protesi è successivamente partito uno studio per lo sviluppo di ulteriori esoprotesi altamente personalizzate con il fine di ripristinare alcune funzionalità della mano in pazienti con amputazioni di una o più dita o di tutta la mano. La nuova endoprotesi di pollice è stata impiantata anche in altri pazienti tutti con buoni risultati. Un motivo in più per portare avanti studi in tal senso a sostegno di coloro che subiscono gravi infortuni. Un successo medico e tecnologico di rilevante importanza che mette in evidenza l’ospedale Pellegrini, afferente all’Asl Napoli 1 Centro, come centro di eccellenza nazionale per quanto riguarda la chirurgia della mano.

Il brevetto

La nuova endoprotesi di pollice è stata realizzata dall’ingegnere Monica Ciminello e da Leopoldo Caruso, dirigente medico UOD chirurgia della mano: “Da poco abbiamo brevettato questa protesi in lega leggera. Ha un follow up di due anni e possiamo renderci soddisfatti dei dati emersi. A giugno la presenteremo al congresso mondiale che si terrà a Londra. Da poco ne abbiamo impiantata anche un’altra e siamo fiduciosi. Puntiamo sempre a migliorarne la funzionalità. Oltre agli infortuni dovuti dai petardi, molti nostri pazienti sono vittime di incidenti stradali, domestici o sul lavoro”.

Per Angela Penza, Direttore UOD chirurgia della mano, “la nuova protesi è in uso come prototipo e prosegue la sperimentazione ma fino ad ora i risultati raccolti sono positivi. La protesizzazione affonda le sue radici già nei secoli passati ed esistono anche interventi micro chirurgici che possono ridare un pollice ad un paziente. Ma non tutti accettano gli interventi come quelli alluce pro pollice deturpandosi il piede e questa nuova protesi potrebbe essere una soluzione. La nuova endoprotesi di pollice è in titanio e realizzata attraverso una stampante 3D. Senza pollice è come avere una mano di scimmia che non serve a molto e tutto questo testimonia l’importanza della ricerca”.

Presente al convegno anche il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva: “Una protesi che permette di ridare la funzionalità della mano ai pazienti è un fattore importane che si sposa con il lavoro costante e di qualità che in tal senso svolge l’ospedale Pellegrini. Un polo di eccellenza è un punto di riferimento per cittadini anche fuori regione Campania”.

M. Alt.