Piano industriale - fiducia

Gli imprenditori pensano di vivere un incubo o trovarsi in film horror senza fine, una continuità di fatti negativi che stanno gravando sulla sopravvivenza delle loro realtà. Oggi, questa figura ha una necessità, per continuare a vivere e per nascere tra i giovani, l’Italia ha bisogno di un piano industriale/imprenditoriale che abbia una visione del proprio futuro. 

Non si può continuare ad affrontare alla giornata calamità, pandemia, inflazione, rincari prezzi materie prime e soprattutto in questo momento il non avere un piano energetico.

La parola magica per la politica a tutti i mali “BONUS” 

Non può ricadere tutto sulle spalle di questa parola ormai mitologica, dai poteri mutevoli. La parola “Bonus” ormai risulta tra le più googlata negli ultimi anni, il metodo a pioggia può essere un palliativo ma non la cura. Questo già dovrebbe far riflettere i nostri politici per come impostare un vero piano industriale che crei un miglioramento delle nostre aziende e una tutela ad ogni evenienza e ad ogni crisi.

Oggi troviamo una nazione non in grado di affrontare una crisi energetica perché totalmente svuotata delle proprie possibilità di produzione in breve tempo, rende gli imprenditori non in grado di rispondere alle esigenze del mercato, questa situazione li lascia soli contro problemi più grandi di una ordinaria gestione aziendale.

Le tragedie portano miglioramento ma non futuro

Il nostro paese deve iniziare a strutturare delle linee programmatiche strutturali ad ogni evenienza e settore, che camminino in modo parallelo alle esigenze quotidiane. 

Affrontare queste crisi sta portando anche dei miglioramenti repentini, sicuramente ci ha fatto migliorare in poco tempo il mondo sanitario, indirettamente e consequenziale è stato anche con la digitalizzazione, se pensiamo al rapido avviso ad ogni singolo cittadino per la vaccinazione, impensabile fino a poco tempo fa. Però di certo non ripagherà tutte le negligenze degli inizi della pandemia, il tempo di reazione non può essere così lungo, come stiamo vivendo per la questione energetica, che prospetta un periodo invernale molto preoccupante per la nostra economia.

Dobbiamo avere delle tragedie per migliorarci, dei fallimenti per essere autonomi energicamente? 

L’Italia merita un molto di più, per garantire questo ci vuole un piano che abbia una visione futuristica ma con delle basi efficienti, inoltre sia capace di far nascere nuove aziende che producano futuro. Oggi l’Italia sta diventando anche poco attrattiva per i nostri giovani che sempre di più scelgono di realizzarsi lontano dal proprio paese, altro dato che evidenzia la situazione di crisi. 

Questo dato come altri evidenziano quanto abbiamo bisogno di persone che abbiano le capacità di guardare al futuro del nostro paese.