Rischio povertà ricchi

Nel 2023 l’Italia ha raggiunto un triste record: secondo i dati diffusi dall’Istat, i residenti in povertà assoluta sono saliti a 5,69 milioni, la cifra più alta dal 2014. Questo significa che più di una persona su dieci (10,6%) vive in condizioni di grave disagio economico, con i minori particolarmente colpiti: 1,29 milioni di bambini e adolescenti si trovano in povertà, un primato drammatico.

Le cause della povertà sono molteplici e complesse, ma l’Istat evidenzia come il fenomeno non riguardi solo chi è disoccupato, ma anche chi ha un lavoro, in particolare tra gli operai. La percentuale di famiglie operaie in povertà assoluta è cresciuta dal 14,7% del 2022 al 16,5% nel 2023, riflettendo la crisi della produzione industriale italiana, che ha registrato diciannove mesi consecutivi di calo.

Le categorie più colpite: operai, famiglie numerose e lavoratori dipendenti

Il rapporto Istat ha messo in luce un incremento preoccupante della povertà tra le famiglie di operai, ma anche tra quelle di dirigenti, quadri e impiegati, che sono passate dal 2,6% al 2,8% in povertà assoluta. Persino gli imprenditori e liberi professionisti hanno visto un aumento, dall’1% al 1,7%. Tuttavia, si registra un miglioramento tra le famiglie di lavoratori autonomi, in cui la povertà assoluta è scesa dal 8,5% al 6,8%.

Secondo l’Istat, la probabilità di essere povero aumenta se si vive in una famiglia numerosa, se si è stranieri o se si risiede al Sud, ma anche al Nord l’incidenza della povertà è in aumento. Al Nord, infatti, la povertà assoluta è salita dal 42,9% al 45%, mentre al Sud si è registrato un calo dal 41,4% al 38,7%.

Dichiarazioni

L’Istat rileva che la povertà sta diventando un fenomeno sempre più diffuso e radicato in diversi strati della popolazione. “La crescita della povertà tra lavoratori dipendenti e operai è un segnale che il disagio economico non risparmia nemmeno chi ha un lavoro fisso,” si legge nel rapporto. La povertà relativa, che riguarda famiglie con una spesa per consumi pari o inferiore alla soglia di 1.210,89 euro al mese per due persone, ha registrato dinamiche simili.

Conclusioni

I dati riportati dall’Istat offrono un quadro chiaro: la povertà in Italia è un fenomeno in costante crescita, toccando non solo le classi meno fortunate, ma anche quelle che tradizionalmente erano considerate più sicure dal punto di vista economico. Le politiche economiche e sociali dovranno affrontare con urgenza questa situazione, per evitare che il divario economico si allarghi ulteriormente.


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