L’Italia si avvicina all’obiettivo minimo di stoccaggio di gas per il prossimo inverno. Le scorte di gas in Italia sfiorano il 79%. E’ quanto indica la piattaforma europea indipendente Gie-Agsi, secondo la quale alla data di venerdì scorso gli stoccaggi italiani hanno raggiunto quota 152,74 TWh, pari al 78,96% della capacità disponibile.
Le scorte dei Paesi Ue hanno raggiunto quota 855,37 TWh, pari al 76,92% del volume dei depositi, con la Germania in testa a quota 194,12 TWh e un indice di riempimento al 79,54%. Superano l’80% la Francia (88,97% a 117,08 TWh), il Belgio (83,45% a 7,26 TWh) e la Repubblica Ceca (81,35% a 35,6 TWh).
Intanto, oggi, Snam prevede flussi in ingresso per 1,75 TWh, di cui 0,46 in stoccaggi. In testa come sempre l’Algeria, con 0,72 TWh, seguita dalla Russia (0,33 TWh) e dall’Azerbaijan (0,24 TWh).
Futures alle stelle: +16,95%
Cresce ancora il prezzo del gas e infrange la soglia dei 286 euro al MWh sulla piazza di Amsterdam. L’aumento vertiginoso è stato causato dalla sospensione, per tre giorni, delle forniture russe tramite il gasdotto NordStream.
I contratti futures sul mese di settembre salgono infatti del 16,95% a 286,38 euro. Forte rialzo anche a Londra, dove vengono chieste 5,6 sterline (+21,5%) per una singola unità termica (Mbtu) di gas naturale.