Calcio al collasso - stadio Diego Armando Maradona

Il sistema calcio è al collasso, parola di Beppe Marotta. L’ad dell’Inter ha lanciato l’allarme in merito alle difficoltà che l’azienda calcio vive e vivrà in seguito all’emergenza covid. La pandemia ha ulteriormente acuito la situazione debitoria e il ritardo della Serie A rispetto ai principali campionati europei. Mancanza di strutture ed equilibri economico-finanziari “sottili” dei top club italiani hanno presentato il conto dopo 2 anni di ridimensionamento.

 

È un sistema sull’orlo del baratro, che aveva certamente squilibri già prima del Covid, ma che non ha ricevuto praticamente nulla in questi due anni di pandemia. I margini di resistenza si sono assottigliati al minimo“, ha dichiarato l’ad nerazzurro.

“Premesso che la salute dei tifosi ci sta a cuore sopra ogni altra cosa. È indubbio che con mascherina ffp2, super green pass e la capienza ridotta al 50% gli impianti all’aperto siano spazi sicuri. Aver dovuto ridurre gli ingressi a 5mila spettatori è stata un’ulteriore dimostrazione di serietà e un ulteriore sacrificio per noi. Per questo negli ultimi provvedimenti del Governo come la legge la Bilancio e il decreto Ristori ci saremmo aspettati più considerazione”.

Riapertura degli stadi, ristori e nuove misure di risanamento. Queste le richieste dell’amministratore delegato nerazzurro. “Si pensa che il calcio sia ancora il mondo dei presidenti “ricchi- scemi” che buttano via soldi per diletto. Il nostro mondo fa fatica a farsi riconoscere per quello che è, però come si fa a ignorare il fatto che il calcio professionistico è un comparto industriale come gli altri? Che ha un giro d’affari pre- pandemia di quasi 4 miliardi e ne versa all’Erario ogni anno 1,2?”.