Elezioni 2022 sondaggi

“Porta a Porta pubblica il sondaggio realizzato dall’Istituto Demoscopico Noto Sondaggi, relativo alle intenzioni di voto a livello nazionale. Per il campione di Noto, Fratelli d’Italia oggi sarebbe il primo partito italiano con il 24,3 % (+0,8). Al secondo posto il PD+Art 1-PSI al 19,5% (-0,5)segue il M5s al 13,5 (+1) la Lega con il 13% (-0,5), Azione – Italia Viva 7,7% (-0,3), Forza Italia al 6,9 (-0,6) %, Sinistra Italiana-Europa Verde 2,7% (-0,3), Italexit per l’Italia 2,7 (+0,7), Noi Moderati 2.5% (-), Impegno Civico 2,2 (+0,7) +Europa 1,3% (-0,7). Gli altri partiti non sono stati riportati. E’ quanto si legge in un comunicato.

Continua dunque ad aprirsi la forbice tra i due principali schieramenti capeggiati da una parte da Giorgia Meloni e dall’altra da Enrico Letta.

Secondo quanto raccolto dal sondaggista Noto, il Centrodestra (Fdi-Lega-Fi- Noi moderati) è quotato al 46,7%, mentre il Centrosinistra (Pd-Art1-Psi-Si-Europa verde- +Europa e Impegno civico) il 25,7%.

Movimento 5 Stelle primo partito al Sud

Nel Sud e nelle Isole il primo partito è proprio il Movimento di Giuseppe Conte con il 24,5%, seguito dal Pd di Enrico Letta al 20,8%.

Nelle intenzioni di voto nel Sud e nelle Isole ci sono poi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 17,7%, Forza Italia di Silvio Berlusconi al 9,4% e la Lega di Matteo Salvini all’8,4%. Il Terzo polo con Azione e Italia Viva è nettamente sotto il dato nazionale: 4,3%. A seguire c’è Italexit di Paragone al 2,7%, poi l’alleanza tra Verdi e Sinistra al 2,4%. Chiudono +Europa all’1,4%, Noi Moderati all’1,2% e Impegno Civico di Di Maio allo 0,9%.

Dati parziali e il partito del non voto

Si tratta di dati parziali che potrebbero essere sovvertiti nelle ultime due settimane di campagna elettorale, ma che offrono la tendenza generale verso cui si sposta il Paese. Nei quindici giorni antecedenti le votazioni, lo ricordiamo, sarà vietato pubblicare sondaggi elettorali.

Un’ampia fetta di indecisi potrebbe cambiare alcuni risultati che, al momento, sembrano acquisiti. Un’importante ruolo sarà giocato anche dal partito del “non voto” – dato in crescita – che potrebbe raggiungere percentuali inedite per la storia repubblicana.