Superbonus crediti banche

Per i crediti incagliati dei bonus edilizi il Governo è allo studio per introdurre un “bollino blu” del Fisco per favorire lo sblocco. Al credito in pratica sarà collegato appunto un codice identificativo univoco (detto “bollino blu”) alla data della comunicazione dell’opzione. Il codice dovrà, in seguito, essere indicato nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni. La finalità del nuovo meccanismo non è difficile da scorgere: per questa via infatti il credito fiscale diventerà più facilmente tracciabile, in modo da contrastare possibili tentativi di frode attraverso il bonus casa.

L’anticipazione del ministro Giorgetti

Nel corso del question time presso la Camera dei deputati del 13 settembre 2023, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, aveva chiuso alla possibilità di proroga per la scadenza del 31 dicembre per i condomini, termine entro il quale i contribuenti possono continuare a beneficiare del superbonus con aliquota massima del 110 per cento. Nella stessa occasione Giorgetti aveva dichiarato che “Sono allo studio dell’Esecutivo strumenti attraverso i quali consentire la verifica della bontà di quelli ancora in possesso di cittadini e imprese e sorti nel periodo antecedente l’introduzione dei vincoli di appropriatezza. Tale circostanza dovrebbe contribuire a rimuovere gli ostacoli frapposti alla loro cessione.” Inizia dunque a prendere forma lo strumento su cui il Governo sta puntando per lo sblocco dei crediti incagliati, le somme bloccate nei cassetti di contribuenti e imprese e senza un acquirente a causa delle possibili truffe, che hanno riguardato per la maggior parte il bonus facciate. Lo sblocco potrebbe arrivare con una verifica preventiva della Guardia di Finanza, al termine della quale il credito potrebbe essere inserito in una via preferenziale di acquisto, anche per tramite di partecipate statali.

I numeri

Stando agli ultimi dati a disposizione, le frodi ammonterebbero ad oltre 12 miliardi di euro, interessando per un 4-5 per cento il superbonus e per oltre la metà legati al bonus facciate. Come spiegato nello scorso mese di febbraio dall’allora Comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, la quasi totalità delle operazioni irregolari riscontrate (98 per cento) erano legate ad attività precedenti a novembre 2021. Da qui la difficoltà all’acquisto dei crediti maturati prima delle misure antifrode, soggetti a maggiori rischi e quindi meno vendibili.