Una vetrina dei libri di Vinted
Una vetrina dei libri di Vinted

C’era una volta eBay. Poi c’è stato Amazon. Ma oggi la vera star nel mondo dell’e-commerce per persone e aziende è Vinted. La piattaforma lituana, nata per la compra-vendita di vestiti di seconda mano, si sta espandendo a ritmi vertiginosi. Tanto che uno studio della Cross-Border Commerce Europe ne ha posiziona il marketplace al primo posto per volume d’affari nel 2021 in Europa.

Nuovi spazi di impresa.

Nato principalmente come veicolo per lo scambio di abiti usati nel 2008, Vinted, però non ha soltanto ingrandito il proprio mercato da domestico a mondiale. No, la società lituana ha anche allargato il proprio business a prodotti non per forza usati. Convincendo quindi anche le aziende a sposarne la bontà. E superando lo steccato della categoria vestiti a selezionare nuovi spazi di impresa.

I «reparti».

Da qualche tempo infatti, Vinted ha aperto un nuovo reparto del suo supermarket virtuale dedicato esclusivamente alla casa. Allargandosi ad esempio in questa sezione anche alle stoviglie, agli orologi, ai libri. Senza contare quei reparti già presenti in origine e dedicati alla donna, con sconfinamento nei prodotti di bellezza; all’uomo, con l’aggiunta di prodotti elettronici; e al bambino, dove non mancano giocattoli e mobili per ogni età.

Ma come entrare sul mercato di Vinted?

Carta vincente di Vinted è la possibilità di utilizzo non soltanto nella versione mobile. Il sito della piattaforma è infatti ben organizzato e di facile accesso. Basta registrarsi per cominciare a vendere o comprare. I prodotti in vendita vanno presentati selezionando il reparto di appartenenza, e utilizzando categorie di dettaglio già ottimizzate per permettere un incontro più efficace tra domande e offerta. La più importante categoria è senz’altro la prima. Quella che differenzia prodotti nuovi, come nuovi, o usati secondo diverse gradazioni di usura.

Le vendite.

I trucchi per vendere su Vinted sono pochi e semplice. Fotografare i prodotti con immagini di alta qualità e sfondi neutri che ne esaltino le caratteristiche. Inserire gradualmente e periodicamente nuovi prodotti per «allenare» l’algoritmo del supermercato a riconoscere il venditore come venditore attivo, e a proporlo ciclicamente nelle sue vetrine. Infine basarsi sulle quotazioni per prodotti simili suggerite dalla piattaforma per non proporre prezzi fuori mercato, e dettagliare precisamente forme e qualità dei prodotti in vendita.

Gli acquisti.

Acquistare è altrettanto comodo. Basta cliccare sui reparti, o effettuare una ricerca con delle parole chiave e il gioco è fatto. Possono aiutare i filtri applicabili, per prezzo, condizioni, taglie e colori. Ma senz’altro la caratteristica principale è il fatto che la quotazione di ogni prodotto non sia inflazionata da fastidiosi extra di spedizione.

L’asso nella manica.

Senza bisogno di alcuna iscrizione Premium, Prime, o trattative con il venditore – che pure sono parte del gioco in Vinted – l’asso nella manica dell’applicazione sono gli accordi con gli spedizionieri. A meno di personalizzazioni, infatti, ogni prodotto venduto e comprato sulla piattaforma passa di mano attraverso punti di raccolta.

 

Basta scegliere tra Poste, Dhl, Bartolini o Ups il preferito e poi visualizzare su una mappa il luogo più vicino per inviare o ricevere pacchi. Su questi ultimi basterà applicare un codice a barre fornito da Vinted e consegnarli per vendere, o recarsi a ritirare i prodotti pagati in caso di acquisto senza nessuna spesa aggiuntiva per entrambe le parti.