Spettro astensionismo. Le elezioni Europee 2024 dell’8 e 9 giugno si avvicinano e saranno – come sempre accade – anche un terreno di scontro nazionale per scontri di ‘steccati politici’. Centrodestra contro centrosinistra, maggioranza contro opposizione, inevitabilmente la contesa continentale si rifletterà anche sugli equilibri politici nazionali.
Per questa tornata elettorale, però, un altro dato sarà importante: il numero di votanti, tendenzialmente in calo dagli inizi degli anni 2000 in tutte le consultazioni, si avvicina preoccupantemente sotto alla soglia psicologica del 50%.
Negli ultimi decenni, l’astensionismo politico è diventato un fenomeno sempre più evidente nelle democrazie moderne. Il calo della partecipazione elettorale ha sollevato numerosi interrogativi sulle cause di questo disinteresse e sulle implicazioni che può avere per il sistema democratico. Analizziamo le principali ragioni alla base dell’astensionismo e le sue potenziali conseguenze.
Le ragioni dell’astensionismo
Una delle principali cause dell’astensionismo è la disillusione nei confronti della classe politica. Scandali, corruzione e promesse elettorali non mantenute hanno eroso la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Quando le persone percepiscono che i politici non rappresentano i loro interessi o che le elezioni non portano a cambiamenti concreti, sono meno motivate a partecipare al voto.
Molti elettori ritengono che il loro voto non farà la differenza. Questo sentimento di inefficacia può derivare dalla percezione che il sistema elettorale sia manipolato o che le decisioni importanti vengano prese da élite politiche ed economiche senza considerare la volontà popolare. In particolare, in sistemi elettorali maggioritari, dove spesso solo i voti per i candidati vincenti hanno un impatto diretto, i sostenitori dei partiti minori possono sentirsi particolarmente scoraggiati.
La complessità delle questioni politiche e la mancanza di una chiara informazione possono contribuire all’astensionismo. Gli elettori che non si sentono sufficientemente informati sui candidati, sui programmi elettorali o sulle implicazioni delle politiche proposte possono decidere di non votare per evitare di fare scelte sbagliate.
In alcuni casi, l’astensionismo può essere attribuito a un generale disinteresse per la politica. Fattori socio-culturali, come la mancanza di educazione civica e politica, possono giocare un ruolo significativo. Inoltre, la percezione che le questioni politiche non abbiano un impatto diretto sulla vita quotidiana può portare alcune persone a considerare il voto come irrilevante.
Infine, esistono barriere pratiche che possono impedire la partecipazione al voto. Queste includono la difficoltà di accedere ai seggi elettorali, soprattutto per le persone con disabilità, gli anziani o chi vive in aree remote. Anche la mancanza di flessibilità lavorativa o impegni personali possono ostacolare la partecipazione elettorale.
Conseguenze dell’astensionismo
Un’alta percentuale di astensionismo può minare la legittimità dei governi eletti. Se solo una minoranza della popolazione partecipa al processo elettorale, le autorità elette potrebbero essere percepite come meno rappresentative e meno legittimate a prendere decisioni in nome dell’intera popolazione.
L’astensionismo tende a favorire i partiti e i movimenti con basi elettorali più radicali e motivate. Gli elettori più estremisti sono spesso anche i più impegnati e probabilmente voteranno, indipendentemente dalle circostanze. Questo può portare a un’ulteriore polarizzazione politica, rendendo più difficile il raggiungimento di compromessi e soluzioni condivise.
Quando ampie fasce della popolazione si astengono dal voto, i gruppi che partecipano attivamente tendono a essere sovra-rappresentati. Questo può portare a politiche che riflettono solo gli interessi di una minoranza attiva, piuttosto che dell’intera popolazione, aumentando le disuguaglianze e il malcontento sociale.
L’astensionismo riduce la pressione sui politici di rispondere alle esigenze dei cittadini. Se i politici non temono la perdita del sostegno elettorale a causa di un’ampia astensione, possono sentirsi meno incentivati a mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale e a lavorare per il bene comune.
Possibili soluzioni per contrastare l’astensionismo
Per affrontare il problema dell’astensionismo, sono necessarie misure che migliorino la fiducia e l’efficacia del processo elettorale. Tra queste, l’educazione civica è cruciale: investire nell’educazione civica per aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza del voto e sul funzionamento delle istituzioni democratiche. Le riforme elettorali sono essenziali: implementare riforme che rendano il sistema elettorale più rappresentativo e trasparente, riducendo la percezione di inefficacia del voto. Facilitare il voto è un altro passo importante: rimuovere le barriere pratiche al voto, come la creazione di più seggi elettorali, la possibilità di votare per posta o online, e garantire permessi lavorativi per votare. Infine, il coinvolgimento della comunità è fondamentale: promuovere un maggiore coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni politiche per creare un senso di partecipazione e appartenenza.
____________________________________________
Leggi le notizie di Piazza Borsa
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn