Banca D'Italia Risparmi prestiti

L’economia italiana continua a navigare in acque turbolente. Nel primo trimestre del 2025, le imprese del Paese hanno manifestato un crescente pessimismo sia riguardo alla situazione economica generale sia in merito alle proprie prospettive operative nel breve periodo. È quanto emerge dall’indagine trimestrale condotta dalla Banca d’Italia sulle aspettative di inflazione e crescita.

Secondo il report, le valutazioni delle aziende indicano un peggioramento diffuso, che riflette un clima di crescente incertezza legato in particolare agli scenari internazionali. Le tensioni derivanti dalle politiche commerciali degli Stati Uniti, e i relativi effetti diretti e indiretti, pesano in modo significativo sulle previsioni per l’anno in corso, generando preoccupazioni diffuse tra gli operatori economici italiani.

Le aspettative delle imprese sull’inflazione sono aumentate su tutti gli orizzonti temporali di previsione, pur restando al di sotto della soglia critica del 2%. Questo dato suggerisce una dinamica ancora sotto controllo, ma in fase di rialzo, che potrebbe riflettere l’incidenza dei costi esterni e le tensioni sui mercati globali.

Il quadro complessivo che emerge è quello di un sistema produttivo che fatica a recuperare slancio, stretto tra un mercato interno debole e incognite internazionali crescenti. In questo contesto, la cautela delle imprese diventa un indicatore chiave per comprendere l’evoluzione dei prossimi mesi, sia in termini di investimento che di occupazione.

La fotografia scattata dalla Banca d’Italia è chiara: il 2025 si preannuncia come un anno ancora complesso per il tessuto imprenditoriale italiano, con la necessità di politiche pubbliche incisive e coordinate capaci di rafforzare la fiducia e supportare la competitività.


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