Bitcoin Criptovalute

Le criptovalute stanno vivendo una delle loro fasi più difficili degli ultimi anni, con una caduta repentina dei prezzi che sta facendo tremare il mercato. A guidare il crollo è il Bitcoin, che nella notte ha perso oltre il 7% a Londra, toccando un minimo di 77.000 dollari, e ora si attesta a 76.837 dollari (-2,5%), cancellando di fatto tutti i guadagni accumulati dalla vittoria elettorale di Donald Trump a novembre.

Il contraccolpo è evidente anche su Ethereum, sceso a 1.521 dollari, il livello più basso dal 2023, per poi assestarsi poco sopra i 1.540 dollari. Il calo non è isolato: la capitalizzazione complessiva del mercato delle criptovalute è crollata del 10%, fermandosi a 2,54 trilioni di dollari, secondo i dati di CoinGecko.

Le ragioni di questa brusca frenata sono chiare e preoccupanti. Le politiche commerciali aggressive intraprese da Trump, in particolare l’introduzione di nuovi dazi, hanno innestato un effetto domino sull’economia globale, generando un clima di sfiducia, volatilità e tensione. Le criptovalute, spesso percepite come beni rifugio in tempi di instabilità, questa volta non hanno retto l’urto.

A differenza di precedenti crisi economiche, oggi il mercato è profondamente interconnesso, e l’effetto domino ha colpito anche gli asset digitali, rimasti vulnerabili ai nervosismi geopolitici e alle politiche monetarie restrittive. Il rialzo dei tassi in risposta ai dazi, infatti, ha drenato liquidità e innescato un’ondata di vendite anche nel settore cripto.

Questo scenario apre interrogativi inquietanti per gli investitori. Il Bitcoin, spesso presentato come riserva di valore alternativa all’oro, sta mostrando una fragilità strutturale che mina la narrazione di “bene rifugio digitale”. Le aspettative sull’ingresso massiccio degli investitori istituzionali, inoltre, si stanno scontrando con una realtà fatta di incertezza normativa e instabilità geopolitica.

Il crollo attuale rappresenta un campanello d’allarme non solo per i trader, ma per l’intero ecosistema delle criptovalute, che aveva goduto di una crescita eccessiva e forse illusoria sull’onda di un nuovo ciclo bullish. Serve maggiore trasparenza, regolamentazione intelligente e responsabilità politica. Altrimenti, ogni rally sarà solo una bolla destinata a esplodere.


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