Il 5 marzo 2025 segna una data cruciale per il sostegno all’occupazione giovanile in Italia. La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, in collaborazione con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto attuativo che dà il via al tanto atteso bonus giovani. Questo provvedimento mira a incentivare le assunzioni di lavoratori sotto i 35 anni di età, che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato, con un esonero contributivo significativo per le aziende.
Secondo le disposizioni del decreto, i datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato, o che trasformano un contratto a tempo determinato in un contratto stabile, avranno diritto a un esonero dai contributi previdenziali per un massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore per un periodo di 24 mesi. Un incentivo ancor più vantaggioso è previsto per le assunzioni nelle regioni del Sud Italia. Infatti, se l’assunzione avviene in una sede o unità produttiva nelle regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’esonero potrà arrivare a 650 euro al mese.
Un aspetto importante da sottolineare è che l’esonero non sarà valido per le aziende che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi. Inoltre, il bonus non sarà cumulabile con altri esoneri contributivi, ma sarà compatibile con la maxi-deduzione per le nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef, che è stata prorogata fino al 2027.
L’iniziativa, che rientra nel Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027, vede uno stanziamento complessivo di 1,429 miliardi di euro, risorse fondamentali per sostenere le politiche attive del lavoro in un periodo particolarmente delicato per il mercato del lavoro italiano. L’efficacia delle misure era subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, che è arrivata il 31 gennaio 2025, permettendo così l’attuazione del piano.
Con queste misure, il governo italiano si propone di stimolare l’occupazione giovanile, in particolare nel Mezzogiorno, e di supportare le aziende che investono nel capitale umano, offrendo loro un significativo sollievo fiscale in un momento di incertezze economiche.
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