La Campania ha registrato una crescita del PIL pro capite superiore alla media del Mezzogiorno e dell’Italia nell’ultimo decennio. Secondo il report realizzato da Deloitte, intitolato “Why Campania – Il bello di fare impresa nella regione traino dello sviluppo del Mezzogiorno”, la regione ha raggiunto un tasso di crescita annuo medio dell’1,7% nel periodo 2011-2022, superando la media nazionale e quella delle altre regioni meridionali. Tuttavia, nonostante questa ripresa, esistono ancora molte sfide da affrontare, in particolare nel mercato del lavoro giovanile.
Occupazione giovanile: un potenziale inespresso
Uno degli aspetti più critici emersi dal report riguarda l’occupazione giovanile. Il tasso di occupazione per i laureati in Campania si attesta al 70,8%, decisamente inferiore alla media nazionale dell’81,6%. “Esiste un forte potenziale inespresso tra i giovani campani, in particolare tra i laureati,” ha commentato Mariano Bruno, partner Deloitte e responsabile dell’ufficio di Napoli. Un problema accentuato dalla fuga di studenti verso altre regioni: il saldo negativo tra iscritti agli atenei campani e studenti che scelgono di studiare altrove è del -12%.
Settori trainanti: agroalimentare, aerospaziale e turismo
Nonostante le difficoltà nel mercato del lavoro, la Campania si conferma leader nel Mezzogiorno in settori chiave come l’agroalimentare, l’aerospaziale e il turismo. Il settore aerospaziale ha generato nel 2022 un valore aggiunto di 880 milioni di euro, rappresentando il 57,6% del valore del settore nel Mezzogiorno e il 18,3% a livello nazionale. Il settore agroalimentare, invece, contribuisce per oltre il 52% delle esportazioni di prodotti alimentari del Mezzogiorno.
Anche il turismo gioca un ruolo cruciale per la ripresa economica della regione. La Campania rappresenta il 31% degli arrivi di turisti stranieri nel Sud Italia, con i porti di Napoli e Salerno che hanno visto un notevole incremento del traffico passeggeri rispettivamente del 212,4% e 233,2% nel post-pandemia.
Sfide e opportunità: digitalizzazione e investimenti sostenibili
Il report sottolinea come la digitalizzazione stia avanzando tra le imprese campane. Nel 2023, le imprese con un livello base di digitalizzazione sono cresciute del 24,2%, rispetto a una media nazionale del 15,8%. Tuttavia, la digitalizzazione della pubblica amministrazione rimane un passo indietro, con i comuni che offrono in media 3,8 servizi online contro una media nazionale di 4,5.
Nonostante la Campania sia la quinta regione italiana per capacità di produzione elettrica da fonti rinnovabili (5,5% del totale nazionale), il focus degli imprenditori locali sugli investimenti sostenibili è ancora basso. Secondo un sondaggio condotto da Deloitte, lo 0% degli imprenditori campani prevede investimenti in sostenibilità, concentrandosi invece su innovazione e internazionalizzazione (26%).
Conclusioni
La Campania ha fatto importanti progressi economici negli ultimi anni, ma permangono diverse aree di miglioramento, soprattutto nel contesto occupazionale giovanile e negli investimenti sostenibili. “Occorre incentivare i giovani a completare percorsi di studio terziari e post-terziari, in particolare nelle discipline STEM,” ha concluso Bruno.
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