L’Italia si conferma un crocevia energetico strategico tra il Nord Africa e l’Europa Centrale grazie al Corridoio dell’Idrogeno del Sud (Southern Hydrogen Corridor), un ambizioso progetto che punta a trasportare idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri. La dichiarazione d’intenti per avviare questa infrastruttura è stata firmata a Roma dai rappresentanti di Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia, in occasione di un incontro organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Presenti all’evento il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e alti rappresentanti dei Paesi coinvolti e della Commissione Europea.
Il progetto, denominato anche SouthH2, utilizzerà circa il 70% di infrastrutture esistenti, opportunamente adattate per il trasporto dell’idrogeno verde. La connessione chiave tra Tunisia e Italia sarà garantita dal gasdotto Transmed, consentendo una capacità di trasporto di 4 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno. Questo volume contribuirà al raggiungimento del 40% degli obiettivi del piano europeo REPowerEU, che mira alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e alla promozione delle energie rinnovabili.
“L’Italia lavora concretamente agli obiettivi di decarbonizzazione e indipendenza energetica, puntando su un mix energetico che sviluppi adeguatamente fonti rinnovabili, idrogeno ed energia nucleare”, ha sottolineato Tajani. Da parte sua, il Ministro Pichetto ha evidenziato il valore strategico e politico dell’iniziativa, definendola “un passo decisivo verso un futuro energetico sostenibile per entrambi i continenti”.
Il Corridoio, riconosciuto dall’Unione Europea come Progetto di Interesse Comune (PCI), rafforza le relazioni tra Europa e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, in particolare Tunisia e Algeria, valorizzandone il potenziale nel settore delle energie rinnovabili. Come dichiarato dal Segretario Generale per l’Energia della Commissione Europea, Ditte Juul Jorgensen, “questa infrastruttura simboleggia la cooperazione internazionale e l’innovazione tecnologica, fondamentali per garantire un futuro sostenibile e indipendente”.
Oltre al contributo economico e ambientale, il progetto ha anche un significativo valore politico. Secondo Tajani, “la lotta per abbassare il costo dell’energia è essenziale per rendere le nostre imprese più competitive. Prezzi energetici elevati rischiano di compromettere la competitività dei prodotti europei, nonostante la loro straordinaria qualità”.
La realizzazione del Corridoio dell’Idrogeno del Sud rappresenta un tassello fondamentale nella strategia europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Inoltre, durante il forum imprenditoriale che ha accompagnato l’incontro ministeriale, si è discusso delle opportunità offerte da SouthH2, presentando storie di successo e prospettive future per la filiera dell’idrogeno.
Pichetto ha concluso ribadendo l’importanza dell’idrogeno come elemento chiave nella strategia di decarbonizzazione: “Il nostro obiettivo è integrare fonti tradizionali come gas e petrolio con soluzioni moderne, come fotovoltaico, eolico e geotermico, per garantire continuità e affidabilità al sistema energetico”.
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