Crisi di governo: il voto al Senato

Draghi bis quotato al 58%, elezioni anticipate al 34% e altro premier all’8%: sono le opinioni di 20 analisti consultati da YouTrend in merito all’attuale situazione politica in Italia. Il panel di venti esperti, infatti, in base alle notizie che giorno dopo giorno si susseguono hanno ipotizzato i futuri scenari attesi dalle parti di Palazzo Chigi.

Due i possibili scenari per un Draghi bis: da un lato una ‘più quotata’ nuova maggioranza che vedrebbe il Movimento Cinque Stelle fuori dai giochi, dall’altro un esecutivo del tutto identico a quello che in queste ore sta vacillando e che, domani, conoscerà definitivamente la propria sorte.

La giornata di Draghi

Domani si ripartirà da Palazzo Madama per quella che appare la giornata più dura dalla nascita del governo dell’ex banchiere centrale. Intanto si moltiplicano gli appelli e le prese di posizione a favore del premier. Draghi in mattinata ha ricevuto Letta a Palazzo Chigi e si è recato stamane al Quirinale per incontrare Mattarella.

E’ in pressing il Pd, a tutti i livelli e con tutti i protagonisti di questi giorni. E’ quanto viene confermato da fonti dem. Parola chiave: continuità. In quest’ottica rientrerebbe la visita del segretario Pd, Enrico Letta, stamani a Palazzo Chigi. Sull’incontro dal Nazareno bocche cucitissime: “Non è il momento dell’improntitudine – viene spiegato – serve serietà”.

Nuova scissione nel Movimento Cinque Stelle? 

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa, intanto, sarebbe pronto a guidare una nuova scissione se Conte dovesse affondare la mano e decidere di abbandonare il governo. Sono una trentina i deputati disposti a seguirlo e a votare la fiducia a Draghi.

Uno scenario confermato anche dall’ex ministra grillina, Lucia Azzolina: “Nel partito di Conte dovrebbero chiedersi invece perché in 60 se ne siano già andati e perché altri vogliano fare lo stesso. Stiamo assistendo ad un teatrino che tiene in ostaggio il Paese”. E ancora: “Mi auguro che tutti capiscano che è necessario un governo e non escano dalla maggioranza”.

Centrodestra chiede incontro con Draghi

Mal di pancia anche nel centrodestra. Secondo quanto riferito da fonti interne alla compagine, nella residenza romana di Silvio Berlusconi si sono riuniti a pranzo, oltre a lui, il leader della Lega, Matteo Salvini e i suoi capogruppi parlamentari Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani e i capigruppi azzurri Paolo Barelli e Annamaria Bernini, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli rispettivamente segretario e presidente dell’Udc e Maurizio Lupi di Noi con l’Italia.

“All’inizio del vertice del centrodestra di governo è stato espresso sconcerto perché il presidente Mario Draghi ha ricevuto il segretario del Pd e non i leader degli altri partiti della maggioranza, dopo che, peraltro, era stata chiesta una verifica politica”.

Giorgia Meloni invoca le urne

“A sentire la stampa sembra che tutta Italia stia supplicando Draghi di rimanere, come se questo governo fosse nel cuore di tutti gli italiani. Pero’ poi la stessa stampa avverte che se si votasse stravincerebbe chi sta all’opposizione. Tipiche dissonanze cognitive della sinistra”. Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Ecco perché le stanno tentando tutte per evitare di tornare subito al voto…”, scrive poi sulla sua pagina Facebook Giorgia MELONI, postando un recente sondaggio di Swg che dà Fdi al 23,8 per cento. “Ecco spiegato perché la sinistra ha così paura delle elezioni”, si legge nel post dove campeggia una foto della leader di Fdi accanto alla recente rilevazione.