La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato, una misura italiana da 52,3 milioni di euro per supportare l’azienda Leonardo di Pomigliano d’Arco e Nola. Ora che la pandemia morde molto meno l’urgenza è di massimizzare i benefici della ripresa del mercato aeronautico. Le compagnie aree di tutto il mondo stanno infatti registrando numeri in ascesa per cui Leonardo ha annunciato di voler agganciare questo momento positivo con l’avvio di Nemesi, il progetto di digitalizzazione e automazione totale del suo impianto di aerostrutture più grande del Paese.
Ingegneria avanzata nello stabilimento di Pomigliano
Alla Leonardo si svolgono attività strategiche, dall’ingegneria avanzata all’alta ricerca tecnologica, dalla realizzazione di fusoliere degli arei regionali Atr a quella di alcuni componenti per i grandi velivoli commerciali Boeing 767 e 787. Intanto i lavori per la “fabbrica del futuro” sono partiti, lo ha comunicato l’azienda. L’ammodernamento concepito da Nemesi ha l’obiettivo della massima velocità dei processi produttivi e della massima qualità del prodotto. La riduzione degli sprechi e la trasformazione in chiave ecologica di tutte le attività industriali sono poi le altre caratteristiche di questo progetto. Tanto per fare un esempio il nuovo investimento consentirà di azzerare l’uso della carta nelle pratiche legate a ogni attività dello stabilimento di Pomigliano. Il che non è affatto poco, basti pensare che ogni mese una fabbrica del genere, che conta oltre 2500 addetti, consuma tonnellate di carta.
Sviluppi anche a Nola
Il progetto Nemesi sta interessando anche l’altro impianto del gruppo Leonardo, quello di Nola, 700 addetti, dove si realizzano le parti di fusoliera degli aerei di linea Airbus. “Contiamo di completare Nemesi rapidamente. Il progetto si sviluppa su quattro direttrici principali”, spiega l’azienda. Grazie alla creazione di un “Digital Mock-Up”, cioè di illustrazioni realizzate al computer, si potranno semplificare le fasi produttive e gli scali di assemblaggio delle strutture aeronautiche e ciò consentirà una sostanziale riduzione dei costi e dei tempi di produzione. La seconda direttrice riguarda la digitalizzazione e l’interconnessione dei processi di progettazione e produzione attraverso l’introduzione del “Product Lifecycle Management”, vale a dire la gestione del prodotto dalla progettazione alla vendita e assistenza, e del “Manufacturing Execution Systems”, un sistema informatizzato in grado di controllare la funzione produttiva. Product Lifecycle management e Manufacturing Execution Systems saranno attuati in ottica “paperless” per la riduzione estrema dell’uso della carta.La terza direttrice sarà l’estesa applicazione dell’automazione nella fabbricazione, nell’assemblaggio e nel controllo di qualità. Quarta linea d’indirizzo: formazione professionale da svolgere al computer con l’obiettivo di rendere più efficienti ed efficaci i momenti formativi, ridurre le curve di apprendimento e favorire il trasferimento di know-how., delle conoscenze e delle esperienze.
Il progetto sarà dunque realizzato in Campania e comporterà la collaborazione con l’Università di Napoli e diverse aziende della regione, comprese le piccole e medie imprese.