Guasti ferrovia dello stato

Ferrovie dello Stato Italiane ha deciso di portare all’attenzione della magistratura una serie di episodi definiti “anomali” che si sono verificati negli ultimi mesi sulla rete ferroviaria. L’azienda ha depositato un esposto dettagliato presso le autorità competenti, evidenziando circostanze che destano preoccupazione. “Non può essere un caso che i guasti si verifichino in orari di punta, con ricadute pesanti sulla circolazione”, si legge in una nota.

L’iniziativa del gruppo arriva dopo settimane segnate da ripetuti disagi. Danni alla linea aerea, malfunzionamenti tecnici e ritardi cronici hanno messo a dura prova la pazienza dei passeggeri. Episodi come il guasto alla stazione Termini di Roma o i problemi sul nodo ferroviario di Milano sono solo alcuni dei più recenti. La lista, però, si allunga includendo rallentamenti sulla Roma-Firenze, cancellazioni sulla Salerno-Reggio Calabria e numerosi altri disservizi.

Durante il Question Time alla Camera, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha minimizzato i disagi, spiegando che i ritardi “sono in linea con quelli degli ultimi anni”. Ciriani ha sottolineato che il tasso di puntualità è del 74% per le Frecce, 82,6% per gli Intercity e 88,9% per i Regionali, attribuendo le cause a una combinazione di problemi infrastrutturali, materiali rotabili e fattori esterni.

Tuttavia, la frequenza e la natura degli incidenti hanno spinto Ferrovie dello Stato a richiedere chiarezza, una posizione condivisa anche dal Ministero delle Infrastrutture. In una nota ufficiale, il ministero ha definito l’esposto “un fatto rilevante e molto preoccupante” e ha auspicato che venga fatta luce rapidamente sulla vicenda.

Il ministro Matteo Salvini, responsabile del dicastero, ha ricordato l’impatto della mole di cantieri e investimenti in corso sulla rete ferroviaria, un aspetto che, se da un lato rappresenta un’opportunità per il miglioramento del sistema, dall’altro aumenta le difficoltà operative. Salvini ha annunciato che una razionalizzazione dell’offerta è allo studio per ridurre la congestione sulle linee principali e garantire un servizio più efficiente.

Nonostante le polemiche, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, ha difeso il sistema ferroviario, ricordando che “un disagio che colpisce un migliaio di persone non può essere raccontato come un disastro, dato che spostiamo contemporaneamente due milioni di passeggeri”.

Il futuro delle ferrovie italiane sembra quindi essere a un bivio. Da un lato, la necessità di chiarire le anomalie che hanno portato agli incidenti; dall’altro, l’urgenza di migliorare un servizio essenziale per il Paese. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come il governo e le Ferrovie affronteranno questa crisi.


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