Giuli G7 Cultura Napoli

Il G7 Cultura è in corso a Napoli, e al centro delle discussioni tra i ministri della Cultura delle principali potenze mondiali si trova la lotta al traffico illecito di beni culturali e l’impatto delle nuove tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale (IA), sul settore culturale. Durante il suo intervento introduttivo al Palazzo Reale, il neo ministro della Cultura Alessandro Giuli ha affrontato con decisione questi temi, considerati cruciali per la salvaguardia del patrimonio culturale globale.

“Il traffico illecito di beni culturali è un mercato sempre fiorente, spesso gestito da vere e proprie organizzazioni criminali, che stupra il patrimonio culturale di ogni Nazione“, ha affermato Giuli, evidenziando come il commercio illegale di opere d’arte e manufatti antichi continui a essere una minaccia globale. Questo tipo di attività non solo impoverisce le nazioni, ma contribuisce anche al finanziamento di attività illegali su scala internazionale.

Il ministro ha poi affrontato un altro problema crescente, ovvero il cambiamento climatico e il suo impatto sul patrimonio culturale mondiale. “I disastri naturali espongono il patrimonio culturale al rischio di degradamento o distruzione“, ha avvertito Giuli, sottolineando come questa minaccia stia assumendo sempre più i caratteri di una vera emergenza globale, con numerosi siti storici e culturali in pericolo.

Intelligenza Artificiale: opportunità e rischi

Nel corso del G7, Giuli ha inoltre toccato il tema dell’intelligenza artificiale, definendola una vera e propria “trasformazione storica” che offre nuove opportunità ma al contempo solleva questioni di carattere etico. “Le applicazioni dell’IA aprono nuovi orizzonti e producono benefici indiscutibili per il sistema culturale. Grazie a loro, è infinitamente più agevole decifrare il contenuto di testi antichi o svolgere ricerche investigative su opere d’arte rubate e commercializzate online“, ha spiegato il ministro.

Tuttavia, Giuli ha messo in guardia sugli effetti potenzialmente negativi dell’uso non regolamentato di questa tecnologia. “L’utilizzo senza regole dell’intelligenza artificiale pone seri interrogativi di natura etica e produce impatti devastanti sul piano economico e sociale“, ha avvertito. Di fronte a queste sfide, è essenziale che le nazioni del G7 trovino convergenze su come governare l’impatto dell’IA, specialmente nel settore delle industrie culturali e creative. “Noi crediamo che il processo di sviluppo di questa tecnologia debba mettere al centro l’individuo, i suoi diritti, la sua creatività“, ha concluso Giuli.

L’incontro del G7 Cultura a Napoli rappresenta dunque un’importante occasione di dialogo e cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali legate alla tutela del patrimonio culturale e all’evoluzione delle tecnologie emergenti.


Leggi le notizie di Piazza Borsa

Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social FacebookTwitter e LinkedIn