Carri armati leopard 2 Giorgia Meloni riarmo

L’escalation delle tensioni internazionali, innescata dalle minacce percepite dalla Russia, ha scatenato una corsa al riarmo nei paesi membri della NATO, portando a conseguenze finanziarie e sociali significative. Secondo l’agenzia di rating Moody’s, tale corsa al riarmo potrebbe complicare gli sforzi di riduzione del debito e indebolire il profilo di credito di nazioni come Spagna e Italia, che si trovano già in una posizione finanziaria delicata. Entrambi i paesi presentano lacune significative nella spesa per la difesa rispetto agli obiettivi stabiliti dalla NATO, e un ulteriore aumento di tale spesa potrebbe suscitare un conflitto sociale interno, considerando il basso livello di sostegno popolare a tali aumenti.

“Spagna e Italia – avverte Moody’s – sono particolarmente vulnerabili”, avendo “i maggiori gap nella spesa per difesa (rispetto all’obiettivo Nato del 2% del Pil, ndr) e i livelli più bassi di sostegno popolare a ulteriori aumenti di spesa militare”.

Secondo l’agenzia di rating, nello scenario base il debito dell’Italia salirebbe al 144% del Pil nel 2030, ma arriverebbe al 147% nel caso di raggiungimento del 2%.

Innovazione tecnologica e corsa alle armi

Mentre le tensioni geopolitiche si intensificano, emerge anche un altro aspetto cruciale: l’importanza dell’innovazione tecnologica nel determinare la potenza di un paese nel contesto globale. Eric Schmidt, ex CEO di Google, ha sottolineato su Foreign Affairs che lo sviluppo tecnologico è destinato a influenzare pesantemente la geopolitica futura, e che la capacità di innovare costantemente sarà fondamentale per il mantenimento della potenza di una nazione.

In risposta a questa sfida, sia l’Unione Europea che la NATO hanno avviato iniziative volte a potenziare la ricerca e lo sviluppo nel settore della difesa e delle tecnologie innovative. L’UE ha istituito un fondo per la difesa, finanziando progetti di ricerca e sviluppo per migliorare la capacità difensiva e ha pianificato investimenti significativi in sistemi d’armi per i prossimi anni. Analogamente, la NATO ha creato il fondo di investimento Nato Innovation Fund (NIF), mirato a sostenere startup nel settore della difesa e delle tecnologie avanzate, al fine di evitare dipendenze da investitori esterni, soprattutto cinesi.

Leonardo cresce spinta da venti di guerra

In questo contesto, Leonardo, principale attore italiano nel settore della difesa e della sicurezza, ha riportato risultati eccezionali per il 2023, evidenziando una crescita costante nei ricavi, negli ordini e nell’EBITA. Settori chiave come l’Elettronica per la Difesa e le Aerostrutture hanno contribuito in modo significativo ai successi finanziari del gruppo. La capacità di generare e convertire liquidità, insieme alla riduzione del debito netto, dimostrano una solida posizione finanziaria e una strategia di crescita efficace.

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