Torna di attualità la vicenda dello stadio Maradona dopo le ultime dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis in occasione dell’evento legato ai 20 anni della sua presidenza azzurra. Il numero uno del calcio Napoli, infatti, ha rilanciato l’idea di voler acquistare l’impianto per renderlo più funzionante ed allo stesso tempo riqualificare anche l’area intorno all’impianto di Fuorigrotta.
Il presidente partenopeo ha detto chiaramente che cerca una soluzione definitiva in merito alla questione stadio e che aspetta l’ok del Comune di Napoli o valuterà altre possibilità. Ma la questione resta delicata anche perché il Maradona è al centro dell’attenzione delle istituzioni per renderlo fruibile e protagonista in vista del 2026, quando Napoli sarà capitale europea dello sport, e per il 2032 in vista degli europei di calcio che si svolgeranno tra Italia e Turchia.
Sulla questione, sollecitato dai giornalisti, è intervenuto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Sono trattative importanti che vanno fatto nel riserbo e nel pieno rispetto delle leggi. Noi valuteremo tutte le opzioni possibili. Come si sta facendo in altre città, la questione stadio va considerata tenendo in conto anche le aree limitrofe. Stiamo parlando di numeri importanti. Ci vuole un’offerta che i tecnici possano valutare nel rispetto delle norme. I napoletani meritano uno stadio all’altezza. Ci auguriamo che l’impianto sia protagonista per gli importanti impegni del 2026 e del 2032 – chiude Manfredi – ma per raccogliere queste opportunità ci vuole un intervento di ristrutturazione e risorse per poterlo fare”.
Sul tema stadio si è espresso senza mezzi termini, come già accaduto in precedenza in altri interventi pubblici anche Nino Simeone, presidente della commissione infrastrutture di via Verdi: “Il Comune di Napoli non è un outlet, tantomeno siamo in una sessione di calciomercato. Non ci sono strategie che tengono. Il presidente De Laurentiis presenti il progetto di ristrutturazione dello stadio Maradona ed il consiglio comunale lavorerà per ottemperare a tutti i suoi obblighi istituzionali conseguenti”.
di M.OLA.
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