Cantiere Superbonus

Il governo taglia il Superbonus. Stop a qualsiasi nuova proroga, i fondi a disposizione sono finiti. E’ un nuovo braccio di ferro quello che si consuma tra il governo e la maggioranza: non è solo il M5s a chiedere di allargare le maglie ma tutti i partiti insistono per una revisione del meccanismo che punta a rendere più efficienti e sicure le abitazioni.

Cessioni del credito e modifiche

Sul tavolo anche l’ampliamento delle cessioni sul quale l’esecutivo si è mostrato più aperto annunciando di essere pronto a portare in Parlamento l’ennesima modifica. L’ipotesi è quella di permettere di cedere il credito ad altri soggetti oltre alle banche, con la sola esclusione delle persone fisiche. Non basta una riunione, convocata alla Camera mentre è in corso il voto di fiducia sul decreto legge Pnrr, a siglare un’intesa. Lì viene sancito il niet dell’esecutivo a mettere in campo altre risorse: i rappresentanti dei gruppi parlamentari chiedono più tempo per le villette ma anche per le case popolari e per gli spogliatoi degli impianti sportivi.

Il ministero dell’Economia però – raccontano – è tranchant e mette a verbale di non essere disponibile ad alcun ulteriore ritocco su questo fronte. Anche sulle cessioni in realtà la posizione appare poco malleabile ma qualche spiraglio infine si apre, viene riferito al termine riunione. Il clima però non è di totale fiducia e si aspetta l’emendamento prima di sbilanciarsi. Chi lavora nel settore è proprio alle cessioni che guarda con crescente preoccupazione.

La filiera delle costruzioni

La Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa chiede e ottiene un incontro con il ministro dell’Economia Daniele Franco: “decine di migliaia di imprese della filiera delle costruzioni che non riescono a cedere i crediti d’imposta legati ai bonus per la riqualificazione degli immobili a causa del congelamento del mercato”, è l’allarme che viene lanciato ancora una volta e che è stato “ascoltato con attenzione” dal governo.