Il consiglio dei Ministri ha varato nuove misure per tamponare la crisi energetica acuita dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
Il nuovo decreto varato dal Cdm “si occupa del livello di rischio imprevisto” rispetto al funzionamento del sistema nazionale gas. Palazzo Chigi spiega che “si autorizza, anche a scopo preventivo, di anticipare l’adozione di misure per l’aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza, una eventualità che al momento non corrisponde a quella in cui si trova il nostro Paese”. In più “si rende immediatamente attuabile” il razionamento del gas utilizzato “dalle centrali elettriche” e “nel settore termoelettrico”.
Aumento della fornitura e riduzione del consumo di gas
Sarà il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ad adottare con “provvedimenti e atti di indirizzo” misure “finalizzate all’aumento della disponibilità di gas e alla riduzione programmata dei consumi di gas previste dal Piano, “a prescindere dalla dichiarazione del livello di emergenza“. Lo prevede la bozza del decreto. Il ministro dovrà poi darne “comunicazione nella prima riunione del Consiglio dei ministri successiva all’adozione delle misure”.
Il piano dell’Italia
“L’Italia ha un piano molto chiaro: nel brevissimo termine, nell’ordine di settimane, non c’è nessun problema di approvvigionamento, dal prossimo anno c’è da affrontare il problema dello stoccaggio, ma abbiamo una strategia per il breve, il medio e il lungo termine, per sganciarci dalla dipendenza del gas russo”, ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a margine del Consiglio Ue Energia a Bruxelles.
La bozza di decreto prevde inoltre che, se scattassero i razionamenti del consumo di gas “nel settore termoelettrico”, Terna dovrà predisporre “un programma di massimizzazione dell’impiego degli impianti di generazione di energia elettrica con potenza termica nominale superiore a 300 MW che utilizzino carbone o olio combustibile in condizioni di regolare esercizio, per il periodo stimato di durata dell’emergenza” o fino a quando indicato dal Mite.
L’Ucraina si distacca dalla rete russa
“I test” per sganciare la rete elettrica ucraina da quella russa e collegarla a quella europea “sono stati di successo, l’Ucraina ha visto che può sganciarsi, a questo punto gli operatori stanno cercando di rendere questo sganciamento effettivo, è tutto in divenire in queste ore”, ha detto Cingolani.