Con l’aumento dei costi delle vacanze, sempre più italiani cercano soluzioni per risparmiare. Tuttavia, il rischio di cadere in una frode è dietro l’angolo. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Bilendi, nell’ultimo anno ben 1,8 milioni di italiani sono stati vittime di truffe mentre prenotavano le loro vacanze, con un danno complessivo stimato a 643 milioni di euro. Preoccupante è il fatto che quasi un truffato su due non è riuscito a recuperare i soldi persi.
Una marea di truffe non denunciate
Nonostante l’alto numero di truffe, molte vittime scelgono di non denunciare l’accaduto. Ben 4 su 10 italiani, considerando sia coloro che non credevano di poter recuperare i soldi sia quelli che consideravano il danno troppo basso, hanno deciso di non rivolgersi alle autorità.
Il vasto campionario di truffe vacanziere
L’indagine ha rivelato un ampio spettro di truffe. Un caso comune è quello della “catapecchia” pubblicizzata come sistemazione da sogno che, una volta raggiunta, si rivela un incubo (30%). La maggior parte delle vittime (69%) ha comunque accettato la situazione pur di non rinunciare alla vacanza, mentre solo il 21% ha deciso di andarsene senza saldare il conto. Altre truffe includono sistemazioni occupate da altre persone (19%) e la “casa fantasma”, che rappresenta il 63% delle frodi concluse con successo. Per circa 550.000 vacanzieri, la scoperta dell’inganno è avvenuta solo una volta arrivati a destinazione.
Giovani: le principali vittime
I giovani tra i 18 e i 24 anni sono stati i più colpiti, con un tasso di vittimizzazione del 27% rispetto al 14% nazionale. La loro voglia di risparmiare e forse anche un po’ di ingenuità li ha resi bersagli più facili. Al contrario, i viaggiatori over 65 si sono dimostrati i più prudenti, con meno del 5% che è incappato in truffe.
Tipologie di strutture e canali di prenotazione a rischio
Nessun tipo di struttura o canale di prenotazione è immune dalle truffe. Le case vacanza sono le più frequentemente oggetto di frodi (42%), seguite dai bed and breakfast (35,3%) e dagli hotel (17%). I malfattori preferiscono portali di prenotazione vacanze (36%) e social network (35%) per perpetrare le truffe, mentre il 4% delle vittime ha trovato l’annuncio truffaldino su un classico cartello di affitto.
Consigli per evitare le truffe
Gli esperti di Facile.it offrono alcuni suggerimenti per evitare di cadere in trappola. Prima di tutto, è importante diffidare di prezzi troppo bassi: risparmiare è importante, ma offerte troppo convenienti potrebbero nascondere una truffa. Considerare polizze assicurative che proteggano in caso di truffe o descrizioni false può essere una scelta saggia. Verificare l’annuncio e le immagini su motori di ricerca può aiutare a identificare annunci duplicati, segno di possibili truffe.
Assicurarsi che l’indirizzo e la struttura esistano realmente utilizzando mappe digitali o contatti locali è un altro passo fondamentale. Leggere attentamente le recensioni recenti dei portali di prenotazione aiuta a individuare criticità. Preferire metodi di pagamento tracciabili, come carte di credito, è sempre meglio per dimostrare le transazioni. È importante verificare che il sito di prenotazione sia autentico, per evitare siti clone che presentano errori di testo e incongruenze.
Contattare direttamente la struttura per confermare la prenotazione può prevenire brutte sorprese. Diffidare delle richieste di pagamento urgenti, spesso utilizzate dai truffatori, e prendere il tempo necessario per verificare la regolarità della transazione è fondamentale. Infine, monitorare gli estratti conto nei mesi successivi al viaggio per rilevare eventuali addebiti non autorizzati permette di intervenire tempestivamente in caso di problemi.
Con questi consigli, i viaggiatori possono ridurre il rischio di essere truffati e godersi una vacanza tranquilla.
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