Canone Rai

Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate. Così una nota del Mef.

La milestone Pnrr – prosegue il Tesoro – trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che – si conclude – risulta soddisfatto.

Ue: Canone Rai è onere improprio

L’Unione europea ha espressamente richiesto di togliere l’imposta dalla bolletta della luce, trattandosi di un onere improprio. Ciò porta alla conclusione che dal 2023 arriveranno delle modifiche nelle modalità di pagamento.

Il Governo Renzi decise di inserire la tassa nella bolletta sull’energia, abbassando il canone da 113 euro l’anno a 90 euro e dividendolo in rate da 9 euro al mese per 10 mesi. In questo modo, infatti, si pensava di contrastare i numerosi fenomeni di evasione. L’imposta sull’energia, però, ha cominciato di conseguenza a salire, provocando malcontento.

Canone: cosa cambierà dal 2023

Il governo Meloni sarà chiamato ad adeguarsi a quanto deciso dall’Unione Europea. Fra le varie ipotesi c’è quella di collegare il canone alla tassa sull’immobile, oppure nella dichiarazione dei redditi, così da essere pagata tramite il modello 730.

Al vaglio, inoltre, c’è anche l’idea di una sua abolizione.