Debito pubblico Italia

Il debito pubblico italiano è tornato a superare la soglia psicologica dei 3.000 miliardi di euro nel mese di febbraio 2025. È quanto emerge dal consueto aggiornamento mensile pubblicato dalla Banca d’Italia, secondo cui il debito delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto quota 3.024,3 miliardi, con un incremento di 42,6 miliardi rispetto al mese precedente.

Secondo l’istituto centrale, l’aumento è stato determinato principalmente dalla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro, salite di 26,2 miliardi e arrivate a 76,1 miliardi totali. A pesare sull’andamento del debito ha contribuito anche il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, pari a 15,7 miliardi, nonché gli effetti congiunti degli scarti e premi all’emissione e al rimborso dei titoli, della rivalutazione dei titoli indicizzati e della variazione dei tassi di cambio, per ulteriori 0,7 miliardi.

Quota 3.000 miliardi era stata superata già nel mese di novembre 2024, quando il debito aveva raggiunto i 3.005,6 miliardi, per poi scendere temporaneamente nei mesi successivi.

Questo nuovo incremento riporta l’attenzione sulla dinamica complessa del debito pubblico italiano, che continua a essere influenzata da una molteplicità di fattori, tra cui esigenze di cassa, emissione di nuovi titoli e contesto macroeconomico globale. Resta alta l’attenzione anche in vista delle prossime scadenze e delle valutazioni da parte delle agenzie di rating.


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