La recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha confermato le responsabilità dell’Italia per non aver adottato misure adeguate a contrastare l’inquinamento nella Terra dei Fuochi, area campana devastata da anni dall’interramento e dai roghi di rifiuti tossici.
Secondo Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli e responsabile Zes nazionale della Confederazione, questa pronuncia impone un’accelerazione negli interventi di bonifica e messa in sicurezza. “È necessario realizzare o potenziare le misure di riqualificazione avviate in questi anni dalla Regione Campania e dal governo nazionale“, ha affermato Marrone, sottolineando come si tratti di un’azione indispensabile per tutelare le persone che vivono ogni giorno questo territorio.
La sentenza della Cedu rappresenta un’ulteriore conferma di una situazione nota da tempo, che non riguarda solo l’ambiente ma ha forti ripercussioni sanitarie e sociali. “Lo Stato ha il dovere di intervenire senza indugi, garantendo sicurezza e salute ai cittadini”, ha dichiarato Marrone.
Per affrontare questa emergenza servono azioni strutturate, che includano interventi concreti di bonifica. “Questi territori, una volta recuperati, possono diventare il fulcro di nuove politiche di sviluppo, restituendo dignità a un’area devastata da decenni di incuria e illegalità“, ha concluso Marrone.
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