La campagna referendaria promossa dalle forze di opposizione contro la cosiddetta Autonomia differenziata è giuta alle fasi finali. Raggiunto il quorum a pochi giorni dal suo avvio (27 luglio 2024, ndr), la richiesta di Referendum aspetta ora la presentazione e la valutazione della Corte di Cassazione.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intanto, ha risposto in Aula al Senato all’interpellanza del capogruppo del Partito Democratico, Francesco Boccia, riguardo al tema del federalismo e dell’autonomia differenziata. “Parto da un approccio completamente diverso dal suo,” ha dichiarato Giorgetti, aggiungendo che “per lei è fonte di maggiore spesa, per me è l’introduzione del principio di responsabilità in ogni livello e quindi efficienza e risparmio di spesa.”
Durante il confronto, Giorgetti è stato affiancato dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, responsabile del dossier sull’autonomia.
Il ministro ha voluto sottolineare l’importanza di garantire migliori servizi pubblici, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno: “Condivido però con lei – ha aggiunto Giorgetti – che le regioni in particolare del Mezzogiorno hanno necessità di più scuola e sanità e, aggiungerei, più buona scuola e più buona sanità e forse l’autonomia differenziata glielo potrà garantire.”
Referendum sull’autonomia differenziata: raccolta firme in chiusura
Mentre il dibattito politico prosegue, il Comitato Nazionale del Referendum per l’abrogazione della Legge sulla Autonomia Differenziata ha annunciato che la raccolta firme, lanciata sulla piattaforma online, terminerà domani, 24 settembre alle ore 13:00. Dal 27 luglio, giorno in cui è stata avviata la raccolta firme online, sono state raggiunte oltre 543mila sottoscrizioni, sulle 500mila necessarie, senza contare quelle raccolte nei tradizionali banchetti.
di Silvio Russo
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