La Corte di Cassazione ha dichiarato legittima la richiesta di referendum per l’abrogazione totale della legge sull’autonomia differenziata, nota come legge Calderoli. La decisione arriva a seguito del pronunciamento della Corte Costituzionale, che aveva già dichiarato illegittime alcune disposizioni del testo, evidenziando la necessità di mantenere la coesione nazionale in settori cruciali come sanità, istruzione e infrastrutture.
Il verdetto della Cassazione rappresenta un’importante svolta nella battaglia contro un provvedimento che, secondo i critici, rischia di aumentare le disuguaglianze tra i territori. L’ordinanza, contenuta in un documento di circa trenta pagine, chiarisce che il referendum abrogativo potrà proseguire. Tuttavia, il passo successivo è il pronunciamento della Corte Costituzionale, atteso per gennaio, che dovrà esprimersi sull’ammissibilità del quesito referendario.
La legge Calderoli, che propone un modello di autonomia regionale differenziata, è stata duramente contestata da diverse forze politiche, sindacali e civiche. I suoi detrattori sostengono che settori fondamentali per il benessere collettivo, come l’ambiente, l’energia, i trasporti e il commercio estero, devono rimanere sotto il controllo dello Stato centrale per garantire equità e coesione.
Le reazioni al verdetto della Cassazione sono state intense. Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde, ha definito la decisione “una vittoria contro una legge che frammenta il Paese e indebolisce l’unità nazionale.” Anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno accolto con soddisfazione la notizia, sottolineando come la legge fosse già stata “svuotata nei suoi pilastri” dalla Corte Costituzionale. Ivana Veronese, vicepresidente del comitato nazionale contro l’autonomia differenziata, ha ribadito che “questo referendum è una grande opportunità per fermare una riforma ingiusta e divisiva.”
Al contrario, i sostenitori dell’autonomia differenziata, come il presidente del Veneto Luca Zaia, confermano la propria volontà di procedere con l’applicazione della legge, evidenziando l’importanza di garantire una maggiore autonomia alle Regioni.
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